Gazzetta dello Sport: “Quando Foschi era un tesoro per Zamparini”

“Certi amori non finiscono…» cantava Antonello Venditti. E’ il caso di Rino Foschi e il Palermo. Non perde occasione per ribadirlo il d.s. cesenate che domani vivrà un personalissimo derby, una partita che per sua stessa ammissione gli provoca turbamenti non indifferenti. Comprensibile, se si ripercorre la carriera di Foschi, 71 anni, romagnolo, grande appassionato e intenditore di calcio. DAL TRAVASO ALL’EUROPA Foschi arrivò a Palermo nell’estate 2002, assieme a Zamparini e fu l’artefice di una mega operazione di mercato che di fatto sancì la fine dell’era Zamparini a Venezia e la aprì a Palermo. Dal club lagunare Foschi dirottò in rosanero mezza squadra. Fu l’inizio di un’avventura che avrebbe portato Foschi e il Palermo dove non erano mai stati: in Europa. Prima la Serie A dopo 32 anni di assenza, con campioni del calibro di Corini, Zauli e Toni. Poi, al primo tentativo, con Guidolin in panchina, la storica qualificazione in Coppa Uefa, un traguardo raggiunto per 3 volte di fila. E nel 2007, l’anno post­ Calciopoli, il Palermo sfiorò addirittura l’ingresso in Champions. Sembra una vita fa, ma sono passati appena 10 anni. QUANTI CAMPIONI A Palermo Foschi fece arrivare anche Grosso, Zaccardo, Barzagli e Barone, il gruppetto che Lippi portò in Germania e vinse il titolo mondiale, riempiendo d’orgoglio i palermitani quasi quanto Schillaci. E ancora Amauri, Simplicio, Bresciano, Balzaretti o Miccoli. Era un Palermo diverso, che rivaleggiava con le grandi, e guardava soprattutto al mercato italiano. Ma grazie a Foschi in Sicili a sono arrivati anche giovani stranieri che sarebbero diventati campioni, vedi Kjaer o Cavani, acquistati per qualche milione di euro e rivenduti a peso d’oro. […]. L’ADDIO E IL RITORNO Zamparini si «liberò» di Foschi nell’estate 2008, ma il rapporto mai si è interrotto. Rino è stato uno dei consiglieri più ascoltati da Zamparini (quanto meno prima che spuntasse Curkovic) tanto che un anno e mezzo fa, nell’estate 2016, Foschi accettò di tornare a Palermo. La convivenza durò 16 giorni. Il tempo di litigare bruscamente per Borriello e Cigarini, e Foschi decise di mollare, ufficialmente per problemi di salute”. Questo quanto riportato da “La Gazzetta dello Sport”.

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Redazione Ilovepalermocalcio