L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” ha deciso di analizzare i due differenti momenti di forma che stanno attualmente vivendo George Puscas e Ilija Nestorovski. Ecco un estratto dell’articolo: La differenza tra chi sa metterla dentro e chi no il Palermo la vive sulla propria pelle. Il rosa e il nero sta tutto nei volti di George Puscas e Ilija Nestorovski, perché se il primo con i suoi gol sta letteralmente tenendo a galla la squadra per la corsa alla promozione diretta, lo stesso non si può dire per il macedone, entrato nuovamente nella sindrome del girone di ritorno.Inumeri non mentono e dicono che l’ex Inter con 4 reti, da gennaio a oggi, ha portato in dote 7 dei 9 punti conquistati dai rosanero nella seconda parte del campionato. Il macedone ha contribuito a raccoglierne soltanto uno grazie al gol del momentaneo vantaggio sul Brescia. Nelle nove partite del girone di ritorno Puscas ne ha giocate cinque da titolare e in tre di queste è andato a segno con 4 reti pesanti: la doppietta di Perugia, il gol vittoria con il Lecce e quello del pari a Venezia. Va detto che di queste gareNestorovski ne ha potute disputare soltanto quattro a causa dell’infortunio che lo ha tenuto fuori per due mesi. Resta il fatto, però, che, a parte la rete al Brescia realizzata subentrando, nelle altre tre da titolare è stato la brutta copia di se stesso. Il modo in cui è stato fallito il rigore contro il Venezia rappresenta il manifesto dell’impalpabilità del macedone in questo momento. SITUAZIONI GIA’ VISTE E’ opportuno che Nestorovski faccia una schietta analisi con se stesso chiedendosi come può essere di aiuto prima di tutto al Palermo. Ed è necessario che una riflessione la faccia in vista del Carpi anche Stellone che, proprio l’anno scorso, ebbe un chiarimento con l’attaccante sofferente perché non era stato utilizzato nelle semifinale playoff a Venezia. L’ultima stagione ha, di fatto, certificato che se Nestorovski non si fosse fatto male non sarebbe esploso La Gumina che ha fruttato ben 9 milioni di euro al mercato estivo. E se lo scorso campionato è stato il palermitano ad essere penalizzato dalle scelte di Tedino in favore del macedone, quest’anno ha rischiato di fare la stessa fine anche Puscas che, alla fine, è venuto fuori a suon di gol agganciando il macedone a quota 7 marcature. BOMBER VERI Il capitano ha fatto pubblica ammenda, per di più nel giorno del suo compleanno che avrebbe voluto festeggiare in modo diverso. Il Palermo ha bisogno, però, delle zampate dei suoi attaccanti. Una classifica così corta nelle zone alte della classifica vive dell’incidenza dei bomber. Donnarumma, Mancuso, Coda, fino a La Mantia sono tutti attaccanti che per numero di gol sono ben distanti da quelli rosanero, alcuni hanno segnato più del doppio. Brescia, Benevento, Pescara e Lecce possono contare su centravanti di razza, i rosanero sotto questo punto vista devono fare di più se vogliono centrare la promozione diretta in A.