“I genitori di Antonino Pulvirenti, 54 anni da compiere il 24 febbraio, erano piccoli imprenditori agricoli. Il patron del Catania, frequentava la Curva Sud: era tifoso rossazzurro e alla domenica lasciava Belpasso virando verso lo stadio Cibali, oggi Massimin» insieme ad amici appassionati di calcio e dei colori etnei. Nel 2004, dopo le esperienze a Belpasso e soprattutto ad Acireale, rilevò il Catania dalla famiglia Gaucci. La squadra, in B, fu condotta in due stagioni appena nella massima Serie e rimase a galla per otto stagioni. Nel 2011 fu inaugurata la struttura di Torre del Grifo, centro sportivo polifunzionale che è diventata la casa del Catania a tutti gli effetti. IL MANAGER Contemporaneamente porta avanti i suoi progetti imprenditoriali rivolti verso il settore della gestione dei supermercati Fortè (ne arriva a gestire fino a quasi 100 in tutta Italia), di due alberghi di lusso a Taormina, e soprattutto della flotta aerea low cost Wind Jet, fondata nel 2003 dopo il fallimento dell’Air Sicilia. Il progetto sembra decollare perché i costi dei biglietti sono accessibili e perché vengono coperte tratte altrimenti difficili da raggiungere (si pensi al diretto Catania-Bari o Catania-Forlì o alla tratta Catania-Torino venduta a prezzi più contenuti delle concorrenti, scelte che furono confortate da riscontri positivi almeno inizialmente). La trattativa della cessione della compagnia ad Alitalia non va in porto e nell’ottobre del 2013, Wind Jet – registrando un passivo di 238 milioni di euro – viene approvato un concordato fallimentare della società. Da miglior imprenditore dell’anno (2006, insignito dalla rivista Capital) Pulvirenti – che è stato anche consigliere federale nel 2013 – comincia una lenta discesa agli… inferi. Il Catania retrocede in B, in estate scoppia lo scandalo scommesse «I treni del gol» che lo vede coinvolto direttamente e la sua società viene retrocessa. Pulvirenti viene squalificato per cinque anni e mette in vendita il Catania e la struttura di Torre del Grifo anche se fino a oggi non ha trovato un acquirente a cui consegnare le chiavi della storia rossazzurra”. Questo è quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.