“Dici San Siro e il ricordo della doppietta rifilata al Milan, la scorsa stagione, è ancora vivo per Oscar Hiljemark. Una stagione dopo riecco il Meazza, questa volta con l’Inter e la necessità di fare una prestazione che possa muovere la classifica del Palermo, anche in virtù del passo falso dei nerazzurri col Chievo. Ha parlato anche di questo lo svedese nel confronto con i tifosi sul profilo Twitter del club rosanero all’hastag #askHiljemark. «Proveremo a vincere, sicuramente. La squadra si sta allenando molto bene come sempre – dice l’ex Psv Heindoven –. Domenica siamo stati sfortunati col rigore. Sarà una gara difficile con l’Inter, ma proveremo a vincere». L’anno scorso ebbe un avvio scintillante prima di spegnersi con tutta la squadra. In totale il suo primo anno di Serie A gli ha fruttato 4 gol. CI PROVO ANCORA Il centrocampista non fa previsioni per quest’anno. «Non so quanti riuscirò a farne, la cosa più importante è che la squadra vinca. Domenica un’altra doppietta a San Siro? Magari, speriamo bene. Ci proverò di sicuro». Sembrava che potesse rientrare nelle cessioni eccellenti di questo mercato, l’Europeo senza alcuna presenza con la Svezia probabilmente ha fatto calare l’appeal nei suoi confronti. Fino a quando il mercato non chiude, tutto è possibile, lui intanto è pronto a scommettere su questo Palermo che genera qualche scetticismo. «Giocare qui significa giocare con la testa, col cuore e dare sempre il 100% – continua –. Per me questa squadra è competitiva per la salvezza. Credo molto in questo gruppo». Una stagione migliore di quella passata potrebbe farlo diventare un punto fermo della nazionale in ottica Mondiale. «Il girone della Svezia è molto difficile, stiamo provando insieme al nuovo allenatore a fare bene». Con Ballardini ha giocato sia da mezzala che da interno, ruolo che sta ricoprendo in questo avvio nel centrocampo a quattro. «Io sono un centrocampista, gioco bene sia a due, che a tre. Per me, cambia soltanto il lavoro da svolgere in campo». Sul tecnico non ha dubbi, per Hiljemark è l’uomo giusto in grado di condurre il Palermo verso la salvezza. «Ballardini è un bravo allenatore – afferma –. Lo scorso anno ci siamo salvati con lui e quest’anno speriamo di fare bene». LA 10 È MIA La scorsa stagione il presidente Zamparini gli consegnò la maglia numero 10 in segno di grande fiducia. Se quest’anno dovesse arrivare un giocatore che, per posizione e carisma, dovesse ambire a questo numero, Hiljemark non ha intenzione di cederlo. Diamanti, insomma, è avvisato. «Ho giocato con tanti numeri in carriera – ammette – il Presidente è d’accordo quindi tengo la maglia numero 10». È arrivato un altro giocatore dal Nord Europa come Aleesami, tra Svezia e Norvegia c’è grande solidarietà. «Lo sto aiutando a inserirsi. Ma anche Quaison, Lazaar che parlano una lingua simile alla sua gli stanno dando una mano»”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.