Gazzetta dello Sport: “Prossimo avversario, Lotito alza la voce nell’Inzaghi day: «Chi vuole lasciare la Lazio, lo dica»”
“Quarantesimo compleanno e primo allenamento da tecnico della Lazio. Il massimo, se non fosse che sia da brividi la situazione chiamato ad affrontare. Ma Simone Inzaghi non è certo il tipo da tirarsi indietro di fronte alle difficoltà. Così il centravanti dell’ultimo scudetto laziale si è subito messo al lavoro nel ritiro di Norcia senza perdere tempo. Il primo allenamento sul campo è stato preceduto da una serie di colloqui (collettivi e individuali) con i giocatori, iniziati lunedì sera e continuati ieri mattina. Inzaghi ha chiesto rispetto e collaborazione, ha cercato di capire quali siano stati i problemi, tecnici e psicologici, che hanno frenato quest’anno la squadra. Ha detto chiaro e tondo che le gerarchie saranno azzerate, che giocherà solo chi lo merita. Cercherà di fondere le due anime del gruppo, quella dei senatori (con un paio dei quali, Mauri e Radu, è stato compagno di squadra) e quella dei giovani (alcuni, come Guerrieri e Murgia, li ha avuti nella Primavera). Dopo il lavoro mentale quello tecnico. Un’ora e un quarto di allenamento, ieri pomeriggio, come prologo in attesa delle doppie sedute di oggi e domani. Il suo vice Farris ha curato la fase difensiva, mentre lui, Simone, ha pensato di più a quella offensiva. Candreva non ha disputato la partitella finale per una contusione. Assenti anche gli altri infortunati (De Vrij, Basta, Milinkovic, Konko, Kishna, Berisha, Radu, Mauri e Klose). Ma, a parte Mauri (lieve intervento al polso effettuato lunedì), gli altri sono tutti saliti a Norcia. «Compleanno e primo allenamento: vivo una sensazione bellissima, ma il momento è delicato. Ora l’importante è lavorare: io sono pronto», le prime parole di Inzaghi da tecnico della Lazio. In serata la sorpresa: in albergo gli hanno portato una torta per il 40° compleanno due sbandieratori in costume d’epoca, visto che a Norcia ieri si festeggiava il patrono San Benedetto e nel pomeriggio si è svolta la tradizionale sfilata in costume medievale. IL MEA CULPA DI LOTITO A Roma, intanto, il presidente Lotito è intervenuto sul momento con un editoriale sul magazine del club. Due i passaggi più significativi. Il primo è un’ammissione di responsabilità. «Alcune critiche sono sacrosante. Ed è giusto che quando le cose non vanno il primo responsabile sia il capofamiglia (cioè lui, ndr). Io poi sono abituato a prendermi sulle spalle anche gli errori commessi da altri (frecciata a Pioli?, ndr)». Altro punto importante l’appello ai giocatori: «Voglio che dicano subito se intendono restare o meno. O con la Lazio o fuori». Quasi un invito a Inzaghi a metter da parte chi non si sente più parte del progetto”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.