“Se serviva una prova del nove, ieri pomeriggio è arrivata: Adem Ljajic è pronto a caricarsi sulle spalle il Toro e a portarlo in alto. La conferma è giunta nel primo allenamento settimanale alla Sisport, in cui il talento serbo ha incantato i numerosissimi tifosi presenti: con le giocate, certo, ma anche con la corsa, l’impegno, l’abnegazione. Lunedì sera a Palermo, nella rincorsa granata verso la prima vittoria esterna della stagione, inizierà il vero campionato di Ljajic, dopo i due assaggi agostani contro Milan e Bologna. A San Siro l’ex interista è rimasto in campo 28 minuti, prima di dover uscire in barella per un duro colpo al ginocchio sinistro; la settimana dopo, contro i rossoblù, il numero 10 granata di minuti ne giocò 26, prima di alzare bandiera bianca per una lesione alla coscia sinistra che lo ha messo definitivamente ko. La ripresa è stata lunga, mentre la mezz’ora disputata nell’ultimo turno contro la Fiorentina è stato soprattutto un mezzo purgatorio per capire come rispondeva il muscolo. CERTEZZE Adesso la certezza c’è: Adem sta bene ed è pronto a mettere a disposizione della squadra tutto il suo talento anche nelle palle inattive (tre gol segnati nel precampionato). Paure? Non ce ne sono più, proprio come non lo spaventa la responsabilità di essere l’acquisto più caro di tutta l’era Cairo (8,5 milioni): «Nessun problema, a me le sfide piacciono e poi credo in me stesso e so cosa posso dare alla squadra» sono le parole di Ljajic. Il rientro della freccia mette Mihajlovic in una situazione quasi sconosciuta: davanti c’è abbondanza e a farne le spese sarà Boyé, la sorpresa più bella di questi primi mesi di Toro. Ljajic, infatti, andrà a riprendersi quella fascia sinistra che ha occupato il giovane argentino che tornerà in panchina. Pronto a dare una mano a partita in corso; magari costringendo il tecnico serbo ad azzardare quel 424 che ha già sperimentato in qualche spezzone e che ora, con tutti i tenori d’attacco a disposizione, decisamente lo stuzzica”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.