“La risposta è Costa: con tre punti esclamativi. I primi della stagione. La domanda della vigilia era: «Chi riuscirà tra Empoli e Crotone a schiodarsi dall’ultimo posto in classifica dopo due sconfitte di fila?». È il gol del difensore centrale (contestato dagli ospiti) a descrivere un verdetto certo. La squadra di Martusciello avanti coi retrorazzi, quella di Nicola ancora a zero punti, efficace in trasferta come un telefono cordless: più si allontana dallo zerbino di casa, più non funziona. In attesa della prima gara allo Scida (chiuso per lavori), prevista col Napoli il 23 ottobre, i calabresi dovranno inventarsi presto qualcosa per non sprofondare. BOTTA E RISPOSTA Contro l’Empoli disposto da anni allo stesso modo, con l’unico regista della A (Saponara) e con sincronismi tra interni e esterni ormai consolidati, è logico che Nicola faccia diventare il suo 3-4-3 d’ordinanza qualcosa di più fluido, soprattutto in fase difensiva: dispone i centrocampisti nella zona partenze del centrocampo di Martusciello, nel tentativo (a volte riuscito) di togliere dalla stanza dei bottoni Josè Mauri, Tello e Croce. Una scelta lucida, quella di formare due barrieroni nei momenti di massima difficoltà, che ha l’effetto di rallentare solo per mezz’ora la corsa di Saponara e compagni, costringendoli al lancio lungo o al tiro dalla distanza: treni empolesi in grado di sferragliare fino alla linea di fondo e di crossare in bello stile non se ne vedono. Ma quella calabrese è un’impalcatura fragile, e si vede con evidenza al primo vero affondo dei padroni di casa, in coincidenza con l’infortunio di Rosi e l’ingresso in campo di Sampirisi: sul calcio d’angolo battuto da Pasqual al 30’, scaturito da una deviazione sull’esterno della rete di Ferrari, Bellusci taglia la difesa rossoblù e di testa firma il sorpasso. È il momento in cui gli ospiti possono decidere di scomparire dal campo o di costruire una manovra d’attacco degna di questo nome. E con un assalto alla disperata, nel recupero, riescono a riprendere gli avversari proprio col sostituto del peggiore in campo (Rosi): quel Sampirisi che s’infiltra tra Costa e Bellusci e supera con un tocco di testa Skorupski su assist di Rohden. ALL’ATTACCO In ossequio alle regole di compattezza e baricentro alto, l’Empoli riprende da dove aveva lasciato, spinto su da José Mauri. Una buona dose di fortuna aiuta in un’occasione gli audaci giocatori di casa: sul contropiede di Palladino al 7’ (il tiro finale esce di un soffio), i toscani rischiano un pericoloso rovesciamento di prospettiva, ma si fanno subito perdonare dai loro tifosi 3’ dopo con il gol di Costa in mischia, bravo a correggere in rete (ma in posizione di leggero fuorigioco) lo spiovente del solito Pasqual. È la svolta decisiva, e null’altro succederà a parte il rosso a Dussenne che soffoca ogni tentativo di riemersione calabrese: dopo la grande paura, i padroni di casa trovano una luce fortissima in fondo al tunnel”. Questo quanto si legge su “La Gazzetta dello Sport”.