“Sognare si può, anzi si deve. E la dimostrazione è proprio lui. Sì, perché Patricio Gabarron, meglio noto come Patric, appena un anno fa sembrava una di quelle meteore destinate a passare senza lasciare traccia alcuna, nella Lazio e nel campionato italiano. E invece dodici mesi dopo il laterale spagnolo è diventato un protagonista vero. Non solo una validissima alternativa a Basta per la fascia destra della difesa, ma un jolly che Inzaghi può utilizzare pure a sinistra come avvenuto in più di un’occasione, l’ultima domenica contro il Genoa. Lui ce l’ha fatta a sovvertire i pronostici sul suo conto. Ora tocca alla Lazio fare altrettanto. A inizio stagione quasi nessuno la accreditava per un campionato d’alta classifica. Nessuno ipotizzava potesse lottare per la Champions. Dopo un terzo di campionato, invece, la squadra di Inzaghi è lì. E deve provare a restarci. PROVIAMOCI «Sognare è bello ed è anche giusto per il momento che stiamo vivendo dice Patric . Però dobbiamo continuare a pensare ad una partita per volta. Adesso c’è il match col Palermo e noi siamo unicamente concentrati su questa gara, poi penseremo al derby». Che però non è una partita come le altre. «Sarei felicissimo di poterlo giocare ammette lo spagnolo anche perché è un match unico. Ma ovviamente la cosa più importante è vincerlo». Vedere Patric in campo contro la Roma (così come domenica a Palermo), in effetti, non è impossibile. E questa è una ulteriore conferma della sua grande crescita. «Penso di essere migliorato tanto rispetto a un anno fa. Ero arrivato in un calcio diverso, tatticamente molto differente rispetto a quello spagnolo. Mi sono impegnato già con Pioli anche se giocavo poco. Poi con Inzaghi sono migliorato tanto, ora sono un altro calciatore». Una situazione simile a quella sua di un anno fa la sta ora vivendo il suo connazionale Luis Alberto. «Penso di sì, quando parlo con lui gli dico che deve capire cosa gli manca in questo momento. Deve arrivare alla forma giusta, fare quello che ci chiedono qua. Ha un piede magnifico, è un giocatore che mi piace. Ma deve capire che siamo in un altro Paese. Secondo me può fare tanto nella Lazio». Lui, Patric, ha invece le idee chiare su quali li devono essere le prossime tappe della sua crescita: «Il calcio è uno sport in cui non si finisce mai di imparare. A me piacerebbe arrivare ai livelli dei miei modelli. Come Dani Alves che secondo me è il più forte al mondo nel mio ruolo». RIECCO DE VRIJ Intanto ieri a Formello si è rivisto Stefan De Vrij. Il difensore olandese ha ricominciato in maniera graduale, svolgendo lavoro differenziato, ma calciando anche il pallone. Nei prossimi giorni aumenterà i carichi di lavoro, ma è difficile che possa rientrare a palermo, può invece farcela per il derby. E’ invece pienamente recuperato Lukaku, che ieri ha fatto il rientro in gruppo: per Palermo è disponibile. Fermi invece Marchetti (elongazione a un polpaccio) e Luis Alberto (problema a un adduttore). Infine il caso Onazi. La Fifa ha intimato alla Lazio di versare al nigeriano le mensilità arretrate che richiede. Ma l’avvocato del club Gentile ha ribadito che la Lazio non deve nulla e che lo dimostrerà alla Fifa”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.