Gazzetta dello Sport: “Prandelli a Valencia ma è una polveriera. Firma un biennale”
“Cesare Prandelli riparte da Valencia. Fermo dall’autunno di due anni fa quando chiuse prematuramente l’avventura turca col Galatasaray, l’ex ct si è accordato ieri con il club della Liga. La trattativa era iniziata con una cena giovedì scorso e si è protratta perché il Valencia offriva un accordo per soli 8 mesi, quelli che restano alla chiusura della stagione avviata con Pako Ayestaran in panchina, mentre Cesare voleva un contratto fino al giugno del 2018: se c’è fiducia e si vuole veramente lanciare un progetto e non un piano di sopravvivenza la richiesta pareva più che legittima. Ed è stata accettata. La lista dei desideri del club di Mestalla inizialmente era composta da 3 nomi. Gli altri due erano Marcelino, che ha appena rotto col Villarreal e che proprio per questo non può allenare un altro club della Liga in questa stagione, e Andre Villas Boas, che si è preso un anno sabbatico e per motivi famigliari ha gentilmente rifiutato l’offerta. IL CAOS Prandelli avrà il suo bel daffare. Il Valencia, già di suo un club convulso per storia, tifoseria e passioni che s’incendiano sfregando due pietruzze, con l’arrivo del magnate di Singapore Peter Lim è piombato in un autentico caos. La storia dice che negli ultimi vent’anni sulla panchina di Mestalla sono passati 19 allenatori (oltre al fedelissimo Voro, l’interino buono per ogni crisi), 11 negli ultimi 10 anni. Però i tecnici sono stati 3 solo nella scorsa stagione. Iniziata col portoghese Nuno Espirito Santo (oggi al Porto) caduto però subito in disgrazia dopo aver portato la squadra al quarto posto nel 2015, con annesso record di punti, 77, gli stessi con i quali Rafa Benitez aveva guidato il Valencia alla vittoria in Liga del 2004. SCOPO DI LUCRO Lim «dirige» la società con evidenti fini di lucro da Singapore e ha messo a Valencia una sua donna, Lay Hoon, zero conoscenza del castigliano e del calcio, affiancandole il ds ex Atletico, Suso Garcia Pitarch. In realtà il gestore ombra del club è Jorge Mendes, che ha fatto acquistare al Valencia giocatori mediocri a prezzi esorbitanti. Ora Mendes dice di essersi defilato, però controlla ben 9 giocatori della rosa. Cacciato Nuno Lim e Mendes un anno fa hanno scelto il comune amico e socio in affari Gary Neville, di professione seconda voce televisiva, nessuna esperienza. Un fiasco. LA SVENDITA E dopo di lui un uomo della casa, Pako Ayestaran, ex secondo di Benitez, confermato anche per l’inizio di quest’anno e impotente di fronte alla depauperazione della rosa con la vendita di Palco Alcacer e Andre Gomes al Barça e dell’ex doriano Mustafi all’Arsenal. Alla faccia delle ambizioni. Dopo 4 sconfitte addio a Pako e squadra affidata al sempre caro Voro: 2 vittorie su 2 per accrescere la sua leggenda, 10 gare in panchina, sempre ad interim, e 8 successi. Domenica contro l’Atletico arriverà a 11, poi dopo la pausa internazionale il 16 ottobre a Gijon ci sarà il debutto di Cesare. Che oggi è volato a Singapore per firmare il contratto e conoscere in una visita lampo Peter Lim. Giusto il tempo di arrivare a Mestalla per domenica alle 12. Con l’ex ct ci saranno Lele Pin come secondo, il figlio Niccolò come preparatore e il collaboratore tecnico Renzo Ciulli. COME RANIERI? Il bottone di autodistruzione al Valencia è stato schiacciato da tempo, l’arrivo di Prandelli potrebbe cambiare le cose. Magari come fece Claudio Ranieri nel 1997: fu lui a mettere le basi per il grande Valencia di Cuper, arrivato a due finali di Champions, e Benitez, vincitore di due Liga”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.