“In principio fu Nicola Santoni. Poi, nel corso degli anni se ne sono susseguiti tanti altri, fino ad arrivare a Posavec. In quanto a portieri, nell’era Zamparini il Palermo non ha mai avuto molta fortuna. O forse ha avuto troppa fretta. Diversi i giovani lanciati e bruciati, qualcuno sopravvalutato, molti potenzialmente validi ma non ancora maturi per affrontare da protagonisti la A in un ruolo delicato. Nel 2005 Santoni venne promosso titolare dopo un anno di panchina alle spalle di Guardalben. Un paio di uscite da kamikaze gli costarono il posto, a vantaggio di Andujar. Ma neanche l’argentino convinse del tutto (aveva 23 anni all’epoca), salvo successivamente riscattarsi altrove finendo a far parte del giro della nazionale con cui ha partecipato anche alla spedizione mondiale del 2014.
AGLIARDI Un altro talento forse buttato nella mischia prematuramente è stato Agliardi, considerato dagli addetti ai lavori un portiere di livello e di sicuro avvenire. Di Agliardi si ricorda soprattutto la papera in un derby col Catania vinto 53: un pallone innocuo che il portiere tentò goffamente di stoppare col petto, invano.
Da lì a poco gli avrebbe soffiato il posto il quasi quarantenne Fontana, destinato ad entrare nel cuore dei palermitani e a tenersi stretta la maglia da titolare per un paio di anni.
ALTRO FLOP Quello di Rubinho, preso per sostituire Amelia nell’estate del 2009. Il brasiliano era reduce da una buona stagione al Genoa, ma a Palermo combinò subito disastri, convincendo Zenga a puntare sul giovane Sirigu, l’unico portiere sotto i 25 anni che nell’era Zamparini ha convinto tutti, tanto da finire poi al Paris SaintGerman e alle spalle di Buffon in Nazionale. Il dopoSirigu si rivelerà nuovamente angoscioso e avrà un’altra volta una carta d’identità straniera: Alexandros Tzorvas, ex numero uno del Panathinaikos e della Grecia, finito però a fare il vice Benussi dopo uno 03 in casa Juve. L’anno della retrocessione è il turno di Ujkani, promosso ad inizio stagione e declassato a gennaio con l’arrivo di Sorrentino, il predecessore di Posavec“. Questo quanto si legge nell’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.