Gazzetta dello Sport: “Poker d’oro. Palermo, Tedino orgoglioso del gruppo: «Grandi, e Coronado super»”

Il tecnico del Palermo Bruno Tedino, al termine del match vinto contro il Carpi ha commentato quanto successo durante i 90 minuti. Ecco alcune dichiarazioni riportate nelle pagine di oggi de “La Gazzetta dello Sport”: “La vittoria più netta della stagione è arrivata nel momento di maggiore difficoltà, consentendo anche di sfatare il tabù Carpi, sempre imbattuto a Palermo. Tedino alla vigilia aveva parlato di uomini veri, la risposta è stata tale. E il -1 dal Frosinone, secondo, è un segnale importante. Il tecnico Tedino ne è convinto: «In questo momento si guarda anche al risultato degli altri. È dura per tutti, anche il Pescara ha sbagliato un rigore con l’Empoli, e noi ora ci siamo. Credo che, nonostante le assenze dei nazionali e qualche infortunio, il Palermo sia sempre una squadra molto temuta. Con meno spazi, diventa tutto molto difficile. Abbiamo giocatori che si distendono bene in campo aperto e appena si apre qualche varco, fanno un calcio migliore, aumentando l’indice di pericolosità. I giocatori sono stati eccellenti per mentalità, hanno sempre aggredito gli avversari. Ci vuole un po’ di coraggio, Rajkovic e Dawidowicz sono così attaccati alla maglia che giocano pure in condizioni precarie. Sono orgoglioso di loro».

SUPER La squadra è stata perfetta anche perché uomini chiave come Jajalo e Coronado hanno fatto una gara super. «Non solo Jajalo e Coronado, anche gli esterni hanno fatto una buonissima partita – dice Tedino –. Avevano davanti due avversari fastidiosissimi, contro una difesa che non subiva gol da quattro partite. Jajalo e Coronado sono stati ottimi, ma la squadra è stata super. E quando la squadra è super, vengono fuori le qualità. Sono contento per Coronado che ha fatto una tripletta e per Jajalo, per come si sta comportando in campo e durante la settimana». Una nota di merito anche per La Gumina che con il suo terzo gol ha dimostrato un grande stato di forma. «La Gumina lo conosco da quando aveva 15anni. È migliorato parecchio e deve fare qualcosa di più – dice ancora il tecnico rosanero –. Gli si devono dare anche dei meriti a questo ragazzo, che si fa trovare pronto e sta progredendo, è un giocatore maturo. Quando penserà, però, che è tutto semplice, finirà in panchina, come tutti. Invece sta mordendo il freno e dopo Novara, dove ha segnato e fatto un gran velo sul primo gol, ha svolto un gran lavoro in settimana. Il posto in squadra se lo è guadagnato».

A CENA COL PALLONE Giornata indimenticabile per Igor Coronado, alla prima tripletta italiana con dedica per il compleanno della moglie. «Porto il pallone a cena con mia moglie – dice il brasiliano –. Il -1 dal Frosinone ci fa molto piacere, è normale, penso però che dobbiamo guardare a noi, perché se facciamo bene il nostro siamo sulla buona strada per l’obiettivo finale»“.