Gazzetta dello Sport: “Pisa super, Palermo giù. Ai rosanero servono rinforzi in avanti”
L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sulla sconfitta del Palermo rimediata a Pisa.
La vittoria è arrivata per il Pisa, l’altra grande favorita Palermo resta a secco, senza punti e senza gol. Fa sicuramente più rumore il colpo di Pippo Inzaghi, primo squillo giunto contemporaneamente a quello del fratello Simone a San Siro, con lo stesso risultato, al secondo tentativo. Non sembra da allarme rosso invece quest’altro stop di Alessio Dionisi dopo quello di Brescia: è vero, la difficoltà a fare gol è evidente, ma rispetto al debutto la sua squadra ha dato qualche segnale di vita in più. Anche se è andata peggio. Motivo? Semplice: la trappola escogitata da Pippo è stata micidiale.
Pisa perfetto
Aspettiamo, ripartiamo, colpiamo. Le tre parole del tecnico del Pisa sono risuonate a lungo nella preparazione della partita e i suoi atleti le hanno rispettate in pieno. Aspettiamo: il pallone l’ha sempre avuto il Palermo, con un palleggio basso e veloce che però non ha mai trovato varchi, vista l’ottima organizzazione inzaghi nella nel tappare ogni falla, con marcature sempre raddoppiate o anche triplicate. Ripartiamo: recuperata palla, il Pisa s’è scagliato in avanti come dardi avvelenati, con più giocatori capaci di lanciarsi negli spazi per tutti i 90’, senza accusare la fatica e il gran caldo. Colpiamo: proprio così sono nati i due gol. Il primo in avvio, quando Piccinini ha recuperato palla e lanciato in verticale Leris, che s’è liberato di Pierozzi (con un fallo? Le proteste ci sono state, ma la Var ha detto di no) e ha crossato rasoterra superando Desplanches e trovando la girata nella propria porta dell’impacciato Nedelcearu (che poi nella ripresa uscirà in barella). Il secondo nella ripresa, con un classico contropiede, partito dalla propria trequarti quando Nicholas Bonfanti ha rubato palla e lanciato Tramoni, per farsi poi trovare pronto a centro area per appoggiare in rete il suo perfetto assist. Un compito svolto alla perfezione, che avrebbe potuto portare anche ad altre marcature: subito dopo l’1-0 Caracciolo con una girata ha fatto tremare la traversa, poi Tramoni e in avvio di ripresa Moreo hanno avuto altre palle d’oro. Inzaghi dopo 55’ ha tolto gli appena ammoniti Beruatto e Traorè e s’è chiuso ancora di più (5-4-1), ma i cambi (debutto per Hojholt) gli hanno consentito di rispettare il piano e Bonfanti ha raddoppiato (e sfiorato il 3-0) scatenando l’entusiasmo dell’Arena.
Palermo, su la testa
Così Dionisi ha perso per la prima volta contro il Pisa dopo 4 gare positive. Il dato che colpisce è che nelle ultime 11 partite di campionato (con le ultime 9 della scorsa stagione) il Palermo ha vinto una volta sola. Però lo ripetiamo: la squadra è parsa più viva rispetto a quella piatta di Brescia. Nel primo tempo ha creato diverse situazioni per pareggiare (Ranocchia a lato, poi Di Francesco e Saric si sono ostacolati a vicenda a due passi dal gol, quindi Semper ha detto no al diagonale; ripresa, poco prima del 2-0, l’ottimo Semper è volato a sventare un colpo di testa di Brunori, come farà poi nel recupero sulla girata sempre di testa di Diakitè). Il problema di Dionisi è che i cambi non gli hanno dato nulla (a parte Gomes) e la soluzione di affiancare Henry a Brunori non ha cambiato il gusto della sconfitta. E la prospettiva di chiudere martedì a Cremona il durissimo trittico esterno iniziale fa paura. La società così riflette sul mercato e, dopo Sirigu (ieri in tribuna), ha aggiunto un altro difensore: l’esperto turco Rayyan Baniya del Trabzonspor (450mila euro di prestito, 1,2 milioni per il riscatto). Ma forse davanti un elemento capace di saltare l’uomo sarebbe necessario.