“Alla fine la sfida tra gli «operai» della camera 42 di Milanello se l’aggiudica Ringhio Gattuso. A Brocchi non resta che maledire l’ingenuità del giovane Morosini, che al Castellani di Empoli (l’Arena Garibaldi ancora non a norma) si fa ipnotizzare da Lisuzzo (15’ p.t.) invece di infilare Ujkani su erroraccio di De Fabbro, e poi chiude da solo malissimo un contropiede in superiorità numerica al 23’ della ripresa. Minuto ed errore che decideranno tutto d’un pomeriggio iniziato malissimo, e solo per la prontezza delle forze dell’ordine non finito in tragedia. Nel pregara cento pisani hanno teso un agguato ai bresciani presso un autogrill: 7 arresti e in arrivo 76 Daspo fra i toscani e numerosi feriti fra le forze dell’ordine. E in serata il prefetto di Pisa ha fissato per mercoledì un incontro a Firenze per togliere al club l’uso dello stadio di Empoli. LA SVOLTA Il gol che dà la piega alla sfida è da manuale. Eusepi è entrato per Mannini e nemmeno 10’ dopo dal vertice dell’area bresciana ha fatto partire la rasoiata che ha chiuso l’azione scattata dopo l’ingenuità di Morosini. Il minuto era lo stesso: 23’ della ripresa. Un gol che è valso la seconda vittoria. IL RINGHIO Brocchi ha iniziato con una punta vera in meno (Bonazzoli in panca), solo Torregrossa più Morosini: rombo classico, 4312. Somma ha sfiorato il gol di testa seguito da Morosini, nel primo tempo. Il Pisa ha combattuto, un po’ arruffone ma generoso. Meglio nella ripresa, senza Cani e poi con Eusepigol, passando dalla difesa a 5 e poi 451 blindato. Brocchi ha virato su Bonazzoli, Gattuso s’è difeso e poi ha sparato a fine gara: «Ok, s’è vinto, ma manca un torneo intero. Vogliamo creare una società? La smettiamo di dire bugie, trattare la gente per bischeri? Mica sono venuto qui a fare il pagliaccio! E’ dura lavorare se poi qualcuno ti dice “o prendo i tanti arretrati o non vengo in trasferta… o non ti apro il campo per gli allenamenti”. C’è da salvarsi, e senza società… I miei tanti cambi di modulo? Quando non hai gente t’inventi di tutto»”. Questo quanto si legge su “La Gazzetta dello Sport”.