Gazzetta dello Sport: “Pierini sfida tutta la B: «Daremo fastidio a tutti. Ecco le mie favorite alla promozione»”

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” riporta le parole di Pierini in merito alla Serie B.

Stavolta l’uomo con il turbante non ha segnato, ma il messaggio che il Venezia ha mandato col 2-1 alla Samp al Ferraris è potente, anche se a scriverlo non è stato Nicholas Pierini ma l’estro della coppia Gytkjaer-Tessmann. Il capocannoniere della Serie B – 3 reti – lo aveva detto dopo la doppietta al Como (3-0): il 4-3-3 moltiplica la potenza di fuoco della squadra di Paolo Vanoli, perché «in tre lì davanti si possono costruire combinazioni migliori». Dopo tre giornate il Venezia ha dimostrato di aver fatto proprio il nuovo assetto e di disporre di tanta di gente pericolosa, dai titolari Pierini-Pohjanpalo-Johnsen – quest’ultimo vicino al Real Valladolid, mentre in Laguna si tratterrà il fiato fino a stasera nella speranza di trattenere il finlandese – passando per Gytkjaer (anche un palo a Marassi), Olivieri (coinvolto in entrambi i gol) e per Tessmann.

Per Pierini è tutta concorrenza, ma meglio averne di compagni così. Venticinque anni, figlio d’arte — papà Alessandro, difensore, fece 207 presenze in A — Nicholas è cresciuto tra Parma e Sassuolo prima di una serie di prestiti — Spezia, Cosenza, Ascoli, Modena — che gli hanno fatto perdere qualche treno. Per riemergere è sceso in C, a Cesena nel 2021-22 con Viali. L’estate scorsa il Venezia gli ha fatto firmare un quadriennale, ma nella prima stagione ha visto spesso la panchina: 36 partite ma solo 12 da titolare, con 1.227’ in campo e 5 gol. Ora questo avvio folgorante. «Siamo ripartiti – attacca – dal buon finale di maggio, sembra che questi mesi non siano passati. Non molliamo mai: puoi rimontare come con la Samp, puoi non riuscirci come col Cosenza (1-1 con due traverse allo scadere, ndr ), resta lo stesso approccio. È un fatto mentale».

Come è nata questa rivoluzione? «A inizio stagione Vanoli ci aveva detto che avrebbe voluto lasciare il 3-5-2. Io avevo già giocato col 4-3-3 e col 4-2-3-1. Posso fare il trequartista, la seconda punta o anche la prima».

Ha detto che l’anno scorso lì davanti eravate un po’ isolati. «Sì, se c’era una ripartenza in due era più difficile essere pericolosi».

Vanoli la faceva giocare meno. «Ho pensato ad allenarmi bene e sono stato comunque il secondo miglior marcatore del Venezia. Quest’anno ho fatto capire al mister che voglio continuità. Spero continui a darmela».

Dove può arrivare il Venezia? «Non ci siamo posti degli obiettivi. Solo umiltà e consapevolezza che stiamo facendo cose importanti».

Quali sono le favorite per la promozione? «Parma, poi Sampdoria e Spezia. Sentivo che il Parma avrebbe vinto le prime tre».