“Lo strappo tra il Pescara e la sua gente condizionerà anche i piani del club sul mercato. Non più ritocchi mirati, ma una mini rivoluzione per ridisegnare la squadra di Oddo. Andranno via almeno sei elementi, tra questi anche un big. Alberto Aquilani, finito nel mirino degli ultrà lunedì sera, pare destinato a chiudere l’esperienza abruzzese. Arrivato dallo Sporting Lisbona come ciliegina del mercato, non ha trovato la condizione. Con lui Zampano e Verre, che consentiranno al club di incamerare la liquidità necessaria per muoversi sul mercato in entrata. Anche Coda, Muric e Manaj con le valigie. Se l’albanese torna all’Inter, da Milano potrebbero arrivare Gnoukouri o Yao, non Gabigol che Ausilio intende mandare altrove a maturare. AFFARI In attacco si accende la trattativa per Pinilla, poco in sintonia con Gasperini. L’attaccante ha il contratto in scadenza nel 2018 e dall’Atalanta si separerà a gennaio. Il Pescara sta valutando l’idea di un prestito fino al termine della stagione ma l’affare è abbastanza complesso per via dell’ingaggio, in ogni caso Sebastiani ci proverà anche per Paloschi, ma al momento è un affare da fantacalcio (è nel mirino di Bologna e Lazio). Sempre con l’Atalanta il Pescara farà un tentativo per Migliaccio che darebbe fisicità al centrocampo. Probabile, invece che l’attaccante croato Budimir arrivi nell’operazione Zampano e/o Verre con la Samp. Tra i sogni c’è Bovo, del Torino, ma non sarà facile arrivare al 33enne centrale romano. A centrocampo, già detto delle possibilità di rivedere in biancazzurro Mandragora, ci sarà anche un altro rinforzo: Buchel, che a Empoli (in prestito dalla Juve) sta trovando poco spazio”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.