L’edizione odierna della “Gazzetta dello Sport” si sofferma sul momento del Palermo. Cinico, ma non ancora spietato. La squadra rosanero vince con il minimo sforzo e questo è tipico delle squadre che vanno alla caccia dei tre punti che servono per vincere i campionati. Delle 16 vittorie conquistate finora, 10 sono arrivate di misura, 8 con il risultato di 1-0. Soltanto a Roccella la squadra di Pergolizzi si è imposta con più di un gol di scarto (0-2). Due aspetti meriterebbero di essere approfonditi: uno riguarda il perché il Palermo non riesce più a essere spumeggiante in casa, e l’altro perché non mette al sicuro il risultato, pur avendone l’occasione. Le sconfitte interne con Savoia e Acireale hanno alimentato incertezza che ha fatto spuntare il braccino corto sotto porta. I rosanero devono svoltare in casa, soprattutto nella mentalità. E’ al “Barbera” che devono migliorare nel chiudere le partite. Pergolizzi è stato chiaro: «Non dobbiamo avere paura, la paura dobbiamo lasciarla agli altri. Bisogna attaccare non rintanarsi in difesa perché le possibilità e le qualità per fare il secondo gol le abbiamo. Perché succede questo? Perché dobbiamo vincere. Il dover fare sempre i tre punti ti porta a fare questo, ma noi le partite dobbiamo chiuderle. Ho visto delle finezze che non vanno fatte. Dobbiamo essere brutti: più brutti siamo, più belli possiamo diventare».