Gazzetta dello Sport: “Perché crederci? Palermo con Corini hai gioco e anima”

La decisione di Corini di restare al suo posto nonostante la delegittimazione, invece che pensare alle dimissioni, è il prodotto di una squadra che ci crede e si sente in sintonia con l’allenatore. Le manifestazioni di stima dei giocatori e di tutto lo staff che ruota attorno al Palermo è stato il segnale forte che ha spinto il tecnico a non mollare davanti a una situazione da teatro dell’assurdo. Se i giocatori credono nel proprio allenatore perché non provare a rimediare al gap di 7 punti dal quarto posto? Il Palermo da quando c’è Corini ha manifestato segnali di crescita, ha fatto 4 punti in 5 gare, ha perso di misura a Firenze ed Empoli, e tranne che col Chievo, ha sempre lottato, rimanendo in partita fino al 90’. L’ex capitano ha ridato un’identità smarrita alla squadra, ha camuffato i limiti evidenti dell’organico con un atteggiamento ordinato, ma non rinunciatario che ha ridotto l’emorragia di gol al passivo, diventata una costante prima del suo avvento.

CRESCITA Con il nuovo allenatore è stata innalzata la media punti a partita, che da 0,41 con De Zerbi e passata a 0,80. E’ stato intrapreso un percorso che avrebbe avuto bisogno di tempo per trovare la quadratura: il pari con il Pescara e la sconfitta con l’Empoli non possono considerarsi degli aspetti positivi, ma è vero che i rosanero hanno giocato le partite con idee e temperamento. A 19 gare dalla fine, alzare bandiera bianca sarebbe solo volersi fare del male, perché c’è un allenatore fermamente motivato a centrare la salvezza, per un fatto personale e anche per il grande legame con città e ambiente, creatosi nelle sue stagioni da giocatore“. Questo quanto si legge nell’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.

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Redazione Ilovepalermocalcio