L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” riporta un’intervista a Pedro Mendes.
Guardi la classifica e trovi il Modena a 5 punti. Il derby pareggiato 2-2 a Cesena ha mostrato una squadra fisica e fantasiosa, ben organizzata. Pedro Mendes, 25enne centravanti portoghese ex Ascoli a segno al Manuzzi, è una pedina chiave.
Escl. Pedro Mendes: «Palermo sarebbe una grande opportunità. Il mio futuro…»
È stata la scintilla del vero Modena?
«Sì. È stata una partita bella, cattiva. È venuto fuori il nostro gioco, anche se siamo ancora al lavoro per migliorare fisico, atteggiamento, affiatamento».
Bisoli dice che serviranno altre 7-8 partite per raggiungere il vostro potenziale.
«Abbiamo strutture fisiche importanti, ci serve più tempo. Ma magari ne basteranno 4 o 5».
Per la prima volta ha giocato con Caso. Vi siete trovati molto. «Davanti Bisoli ci dà la libertà di cercarci, di cambiare posizione, di variare. Aspettavo i suoi cross e al secondo tentativo è arrivato l’assist per il mio gol. In attacco siamo in tanti, ci sono anche Palumbo, Abiuso, Defrel, Gliozzi, possiamo fare cose diverse».
È al terzo campionato di Serie B. Cosa ha imparato?
«Che è un torneo duro, competitivo: c’è fisicità, intensità, qualità. È lunghissimo e non ci sono favorite. L’ultima può vincere in casa della prima».
Più o meno come il suo Ascoli l’anno scorso a Como, 0-2. Cosa è successo dopo? «Il calcio è questo. Battemmo il Como, facemmo bene con Cremonese e Parma, poi però perdemmo contro squadre che stavano dietro e siamo retrocessi».
Quanto pesò l’infortunio a un tendine del retto femorale? «Mi sono fatto male a 11 partite dalla fine, un po’ ha pesato ma c’erano anche altri attaccanti. Vincemmo l’ultima contro il Pisa, non è bastato».
Perché ha scelto Modena? «Perché mi fa proseguire nel mio percorso di crescita».
Prima di farsi male, aveva segnato il 45% delle reti dell’Ascoli. Si ripeterà a Modena?
«Non sto a vedere le percentuali, voglio solo fare gol e inseguire l’obiettivo. Ad Ascoli giocavamo in modo diverso, davanti ero solo, tiravo le punizioni e i rigori».
I rigori li tira Palumbo? «Sì, già l’anno scorso lo faceva lui. Ma se avrò voglia di fare gol, se mi servirà per prendere fiducia, per lui non sarà un problema cedermi l’occasione».
Quando conosceremo le 3-4 candidate ai primi due posti? «Dieci partite prima della fine del campionato, forse anche 5».
Prima parlava di sogno. Quello del Modena è? «Fare meglio dell’anno scorso e chiudere sul lato sinistro della classifica. Poi vedremo».