“La notizia delle dimissioni da presidente di Maurizio Zamparini e della cessione del pacchetto azionario del Palermo al fondo angloamericano, l’hanno colto un po’ di sorpresa. Beppe Iachini, del resto, è molto legato all’imprenditore friulano: ha chiuso la carriera di giocatore nel Venezia di Zamparini e lì ha iniziato quella da tecnico quando ancora non aveva neppure il patentino. Senza dimenticare la sua avventura in rosanero con una promozione in Serie A e il record di allenatore più longevo sulla panchina rosanero nell’era Zamparini. Alla fine è passato anche lui sotto il tritacarne dell’esonero, però non può dimenticare il suo rapporto con il patron. «Gli sono molto legato – spiega Iachini – e gli devo molto. Zamparini è un presidente che ha ottenuto risultati importati a livello calcistico dovunque sia stato: portare il Venezia dalla C alla A non era affatto semplice, lo stesso dicasi per il Palermo, ritornato nella massima serie dopo oltre 30 anni. I rosanero con lui hanno vissuto momenti importantissimi e sono felice di avere fatto parte di questa pagina legata all’era Zamparini. Certo, il calcio rischia di perdere un patron importante, con i suoi pregi e con i suoi difetti. Spesso la sua impulsività lo ha portato a essere troppo drastico in alcune scelte, però la sua carriera da presidente va valutata in senso ampio. Basta pensare a quanti giocatori di grande talento siano transitati da Palermo. Credo che questo epilogo, prima o poi, sarebbe dovuto arrivare, anche per un fatto anagrafico». Lei ha vissuto due annate e mezzo, passando dalla promozione in A alle difficoltà della stagione scorsa. «Abbiamo vissuto momenti bellissimi, siamo tornati subito in Serie A, ci siamo rimasti facendo un buon campionato. Zamparini ha fatto tanto perché tutto ciò si verificasse. Poi, è chiaro che le difficoltà economiche che hanno investito tutti i settori in Italia si sono ripercosse anche nel calcio e nel Palermo». Ha allenato gli ultimi veri talenti del Palermo di Zamparini: Dybala, Vazquez e Belotti. «Sono felice di averli indirizzati verso il grande salto e di avere permesso alla società di capitalizzare. A Dybala abbiamo dato un ruolo definito in A, Vazquez era addirittura fuori rosa e lo abbiamo messo nelle condizioni di esprimersi. Con Belotti abbiamo avviato un percorso che lo potesse portare verso una posizione stabile nel massimo campionato». Belotti sarà il prossimo avversario del Palermo. Che effetto le fa vederlo capocannoniere del campionato? Zamparini lo ha venduto troppo presto? «Il merito di Belotti è di avere creduto sempre nel lavoro e questo lo ha premiato. In B con noi fece 10 gol e 6 in A, era un ragazzino ma non mi meraviglia che si arrivato così lontano. Sulla cessione, sappiamo tutti com’è andata, la società doveva fare cassa. Per me sarebbe stato titolare». In attesa dei nuovi proprietari, il Palermo può sperare nella salvezza? «I numeri dicono di sì, i 7 punti dall’Empoli in realtà sono 4 per lo scontro diretto all’ultima giornata. Ci devono credere»”. Queste le parole di Beppe Iachini riportato quest’oggi su “La Gazzetta dello Sport”.