Gazzetta dello Sport: “Patto salvezza, così la squadra dice si al ritiro…”

Ritiro? Sì, grazie. Il messaggio è chiaro: tutti assieme per uscire dalla crisi e ripartire. Nel caso specifico parliamo del mini-ritiro che precede quasi tutte le partite. È un’abitudine consolidata nel nostro campionato. Ieri, però, Ballardini ha proposto ai suoi giocatori il rompete le righe dopo cena. Un modo per cercare di restituire un pizzico di serenità allo spogliatoio. Ma la risposta della squadra è andata oltre: «I ragazzi hanno optato per il ritiro – ha raccontato in conferenza stampa l’allenatore rosanero – perché hanno piacere a stare insieme». Un segno di maturità che Ballardini spera possa fortificare lo spirito di un gruppo che nelle ultime settimane ha subito molteplici scossoni. Dall’esonero di Iachini al tris di sconfitte con 9 gol sul groppone, dall’esclusione dal progetto tecnico di giocatori importanti come Maresca e Rigoni alle contestazioni subite in settimana. Ballardini ha intuito che prima della tecnica e della tattica, al suo Palermo serve la testa libera: «Fisicamente i ragazzi stanno bene. La testa però conta tanto», precisa prima di lasciarsi andare ad una battuta che riguarda il suo futuro immediato: «Sarà una partita importante, non fondamentale. Poi, se risulterà fondamentale per me, beh, questo è un altro discorso». Sorride, Ballardini, ci scherza su. Non perché ci sia da stare allegri, ma perché ha capito che se la frustrazione dei suoi giocatori non verrà trasformata in rabbia positiva, rischia di diventare panico. SOLO? Ballardini dà quasi l’impressione di sentirsi accerchiato. Non è così probabilmente, forse la sua è una strategia: «Dopo la prima partita sembravo un genio, adesso pare che sono diventato un cretino. Bisogna essere equilibrati. A Roma potevamo anche vincere, ma ormai non importa. Conta solo ciò che faremo col Frosinone. Iachini? Non mi sono cose che non mi competono». Quello che gli compete, invece, è la scelta della formazione. Almeno potrà contare su Struna e Vazquez. Al di là degli uomini e del modulo, comunque, quello vuol vedere è un atteggiamento diverso: «La ricerca del gioco ci deve essere sempre, ma talvolta non basta. Serve compattezza e concretezza». GRINTA Corsa e cattiveria agonistica, insomma. Ecco cosa chiede Ballardini ai suoi giocatori, che poi è più o meno la stessa richiesta fatta dai tifosi alla squadra: «I nostri tifosi chiedono civilmente che la squadra ce la metta tutta, a prescindere dalla qualità dei singoli giocatori. È una richiesta straordinariamente semplice. Bisogna fare del nostro meglio per il bene del Palermo»”. Questa l’analisi de “La Gazzetta dello Sport” in merito alle condizioni psicologiche in cui attualmente si ritrova la squadra rosanero, svelato anche un retroscena riguardante il ritiro pre-gara attraverso le parole del tecnico.