Gazzetta dello Sport: “Parma, Palermo, Venezia e Catanzaro. Quattro frecce lanciate sulla A”

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul campionato di serie B e le favorite per la A.

Palermo – Capolista virtuale? Perché no. Se lo scenario attuale non cambia, il Palermo l’8 novembre recupera la partita con il Brescia (tra l’altro in una fase con 4 gare in casa su 5) e può scavalcare il Parma. E non ci sarebbe nulla di strano, visto il cambio di passo della squadra di Corini dopo l’inopinata sconfitta interna contro il Cosenza. Da allora tre vittorie consecutive e soprattutto una dimostrazione di grande solidità, dovuta alla crescita di elementi che sanno benissimo come si vince questo campionato, da Lucioni a Henderson fino a Mancuso. La domanda è: dopo la sosta il Palermo si ripresenterà così? Se la risposta sarà affermativa, un passo del genere porterà di sicuro lontano. Con il tecnico chiamato a gestire al meglio la sua ricca rosa, nella quale può pescare abbondantemente.

Parma – Non è bello affrontare una sosta dopo una sconfitta, soprattutto quando è la prima. La voglia di reagire del Parma è tanta e una piccola consolazione è sapere che il ritorno in campo sarà in anticipo rispetto agli altri, venerdì sera. Non poteva trovare miglior banco di prova la capolista, perché il Como è una possibile outsider e dovrà dire se Pecchia ha fatto metabolizzare ai suoi la caduta. E’ fondamentale capire una cosa: se il Parma può esprimere il suo bel calcio ed esaltare la sua qualità, è difficile da arginare. Ma se deve soffrire (come a Venezia nell’ultima gara) non ha il carattere per resistere e rischia di andare in confusione. Questo difetto non si allena, Pecchia non ci può fare molto, ma a questi livelli è fondamentale. E venerdì si capirà se questo Parma è pronto per stare in vetta. Perché per battere il Como non basta la qualità.

Venezia – Due partite simbolo. 26 settembre: Venezia-Palermo 1-3. 7 ottobre: Venezia-Parma 3-2. Due scontri diretti simili nella prestazione ma all’opposto nel risultato. Vuol dire che il Venezia sta crescendo in fretta migliorando i suoi difetti. Pochi, per carità, ma abbastanza per testare le ambizioni di promozione. Molto semplice: Paolo Vanoli ha bisogno di gente che davanti incida di più.

Catanzaro – Non ci ha messo molto il Catanzaro ad appiccicarsi l’etichetta di squadra rivelazione. Il salto di categoria è stato assorbito con serenità (leviamo solo lo 0-5 con il Parma…) e il trend straordinario della stagione scorsa in C è ripreso a questo livello. Soprattutto davanti, visto che con 15 gol l’attacco è secondo solo a quello del Parma (grazie anche a quella super partita).