L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul pari del Palermo contro il Cittadella.
I migliori in campo? i 1335 Tifosi palermitani che hanno affollato un primaverile Tombolato a Cittadella. Ancora un pareggio, il quinto nelle ultime sei. Se non è pareggite poco ci manca. In questo senso arriva la storia in soccorso a mister Corini, quando tra dicembre 1985 e marzo 1986 il Palermo mise a segno 11 segni X di fila. Altri tempi. Oggi la classifica dice altra nonostante un filotto non proprio positivo, la zona plavoff è ancora lì.
Quasi ad aspettare la squadra di Corini. «Abbiamo iniziato un percorsa, ma c’è la consapevo Jezza che la strada è giusta: vogliamo arrivare tra i primi 8, vogliamo i playoff. La classifica è ancora aperta. basta vedere i risultati di questa giornata racconta il tecnico del Palermo. Nelle ultime sei partite abbiamo ottenuto cinque pareggi, ma in due gare meritavamo i tre punti. Venerdì abbiamo una grande occasione per farli contro il Modena».
Avvio da incubo A patto di migliorare l’approccio, non brillante a Cittadella. a differenza di Pisa. «Sicuramente sui gol potevamo fare meglio. Nel primo c’era grande densità di nostri uomini in area mentre sul rigore è stato un mezzo infortunio di Saric che può capitare. Nonostante il doppio svantaggio non ci siamo disuniti. Sul 2-0 era difficile pensare di fare la partita che abbiamo fatto spiega Corini. Abbiamo creato le premesse per far gole spinto per tutto il primo tempo. La seconda frazione è stata equilibrata e abbiamo creato le situazioni per vincere. La sensazione era quella di una gara equilibrio, poi la partita si è aperta e la squadra ha perso un po’ di lucidità. Abbiamo speso tanto, ma oltre il rammarico c’è anche tanto orgoglio per la prestazione fatta».