“«La fretta è cattiva consigliera», dice Carlo Tavecchio presidente della Federcalcio. «La situazione di oggi è uguale a quella di ieri», filosofeggia Giampiero Ventura candidato numero alla successione di Conte in Nazionale. E l’impressione è che l’iter della nomina del nuovo c.t. sia finita in stallo. Si pensava a una comunicazione ufficiale imminente, forse immediata, ma Tavecchio adesso prende tempo: perché? POLITICA SPORTIVA E NON Tavecchio in cuor suo ha già deciso: vuole Ventura, che rappresenta quell’allenatore «di massima esperienza e competenza» invocato ieri dal «Tav» stesso a Coverciano. L’accordo economico non è un problema, Marcello Lippi supervisore in pectore ha approvato la scelta, ma la firma non c’è ancora. «Io ho la mia opinione e me la tengo per me – spiega Tavecchio –. Sentirò i consiglieri federali, parlerò col Coni, terrò conto di statuti e regolamenti. Dobbiamo scegliere il c.t. di una delle nazionali più forti al mondo. Percentuali non ne faccio, i nomi in corsa sono quattrocinque». Oltre a Ventura, «ballano» De Biasi, Montella, Gasperini e Di Francesco. L’investitura non è ancora arrivata perché qualcuno in Figc, al Coni e anche al governo non è forse del tutto convinto che Ventura impersoni l’uomo giusto per il nuovo corso azzurro. Si mormora che in certi palazzi della Capitale preferirebbero un tecnico più giovane, diciamo alla Montella. L’allenatore della Sampdoria si è accordato per proseguire l’esperienza in blucerchiato, ma se arrivasse una chiamata dalla Figc si libererebbe in un batter d’occhio. La questione è diventata politica, e non ci riferiamo alla sola politica sportiva. Continuiamo a credere che alla lunga la spunterà Ventura: perché al comando in federazione c’è Tavecchio e perché non va sottovalutato il fattore Cairo. Il presidente del Torino ha concesso alla federcalcio la «liberatoria» per Ventura, è arrivato a un passo dalla firma con Mihajlovic e non sarebbe per nulla felice di ritrovarsi di nuovo in casa e a bilancio il tecnico genovese. Quando finirà il tormentone? Prima dell’Europeo, si spera. FATALISMO Intervistato da Sky Sport, Ventura si è mostrato fatalista: «Mi si continua a chiedere di un qualcosa che non c’è e io non posso parlare di qualcosa che non c’è. La federazione sta facendo le sue valutazioni e deciderà per il meglio della Nazionale. A chiunque sarà il prossimo c.t. va un in bocca al lupo». Ventura ne ha approfittato per congedarsi dal Torino: «Cinque anni sulla stessa panchina in Italia sono una rarità, in pochi riescono a farli. Cinque anni cominciati con una situazione non facilissima, in un momento di depressione generale, ecco perché c’è soddisfazione per quello che è stato fatto. Abbiamo ricostruito un’immagine, ridato entusiasmo ai tifosi». Ieri sera Ventura è stato premiato a Perugia: «La panchina della nazionale rimane un sogno». Rientrato nella notte a Roma, dovrebbe ripartire stamattina per Bari, dove il 1° giugno sposerà Luciana: «Una partita difficile (battuta, ndr)… Mi spiace per la Federazione, ma penso più al mio matrimonio». LIPPI SICURO Senza nominarlo, Tavecchio ha ufficializzato Lippi come nuovo direttore tecnico di tutte le Nazionali. A domanda sull’argomento il presidente ha così risposto: «C’è un’area tecnica individuata, non nascondiamoci dietro un dito, e preciso che il d.t. non comanderà sul c.t.»”. Questoquanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.