L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sulla gara pareggiata dal Palermo contro il Perugia.
C’è quell’ultimo pezzo di vecchia guardia che quando serve corre in soccorso. Quell’ultimo residuo proveniente dalla Serie C che sta meritando la Serie B a suon di presta-zioni e di gol. E allora può capitare che per raddrizzare la barca in una giornata storta, il Palermo si debba affidare a loro. Perché a Perugia quelli che hanno sofferto meno un primo tempo da incubo sono stati gli ultimi superstiti della cavalcata dalla scorsa stagione: Marroni, Valente e in fondo alla gara Brunori, per completare una rimonta che sul 3-1 per i padroni di casa sembrava impensabile.
Per ognuno di loro quella del Curi sarà una gara da ricordare a lungo. Se il bomber rosanero ha raggiunto la doppia cifra, siglando il decimo gol in campionato, per il difensore e l’esterno rappresenta una tappa che può significare molto per il proseguo del campionato, perché loro a differenza del capitano quest’anno sono partiti dietro nelle gerarchie e e si stanno imponendo in una categoria che li conosce poco.
Nel caso di Valente, poi, affatto. Eppure il numero 30 con il Perugia ha giocato la sua migliore partita segnando un gol e confezionando 2 assist: con una punizione al bado ha messo la palla sulla testa di Marroni per 1’1-2, ha ridotto le distanze con una girata in area per il 2-3 e infine ha pescato in area Brunori per la sua ennesima prodezza. Non male per uno che la Serie B l’aveva vi-sta soltanto in televisione. Da quando Elia ha dovuto alzare bandiera bianca, però, ha risposto con la voglia di chi, nonostante i 31 anni, intende vivere un sogno. Il debuttante viaggia, infatti, su numeri importati: 3 gol e altrettanti assist certificano il suo essere determinante.