Gazzetta dello Sport: Palermo, tra sorrisi e paure «Da noi è sempre Carnevale»

Una barzelletta? Ma qui nessuno ha voglia di ridere, i tifosi lo dicono. Quando le tv e le radio diffondono in città di buon mattino la notizia dell’addio di Guillermo Schelotto, l’ennesima tappa della via crucis rosanero di questa incredibile stagione, la gente del Barbera tira dritto. Qualcuno fa spallucce, qualcuno allarga le braccia, ma nessuno alza la voce: quella è finita da un pezzo. Perché secondo il tifoso del Palermo il presidente Zamparini la linea di confine dalla quale non si torna l’ha superata da tempo. Adesso c’è quasi indifferenza, uno stato d’animo di attesa di quel che sarà a fine stagione: a salvezza ottenuta. AMARA IRONIA Non ci sono stati moti di piazza o proteste inscenate davanti al Barbera. Niente. Solo tanti commenti sui social network da parte dei sostenitori rosanero. Con un destinatario fisso: il presidente Zamparini. Chi lo attacca per l’ennesimo indesiderato colpo di scena e chi, in fondo, sa riconoscergli – come è giusto – i meriti che ha. «Chiamasi Manifesta Improvvisazione: come si fa a chiamare un allenatore senza la certezza che possa allenare in Italia?», si chiede Damiano Trovato su Facebook. Un altro, Giuseppe Lauria, la butta sull’ironia: «Finalmente un tecnico che si può vantare di non essere stato cacciato da Zamparini…». Giuseppe Caviglia è sferzante: «A Palermo è sempre Carnevale». E Francesco Graziano cerca invece di ricostruire i fatti: «Quando è giusto criticare si critichi, ma adesso c’è poco da dire. La lettera Uefa è chiara, per loro Schelotto non è un allenatore in Europa. Ma ora si prendano le decisioni giuste». SPERANZA Commenti che inchiodano alla realtà il Palermo. Ma c’è anche chi, come il presentatore e comico Sasà Salvaggio, cerca fino all’ultimo di scherzarci su: «Ormai sembra una barzelletta di cui non si conosce il finale. Diciamo che Barros Schelotto si è autoesonerato… A parte gli scherzi, non credo che il tecnico argentino abbia avuto modo di mostrare il suo calcio. La soluzione interna Bosi-Tedesco credo che in questo momento sia la soluzione più logica. Iachini? Non saprei, visto quanto è successo quest’anno, magari avrebbero litigato di nuovo. Da tifoso spero solo che il Palermo si salvi quanto prima e nonostante le difficoltà, il traguardo ora sempre più che mai raggiungibile». SCENARI  Lello Analfino, leader dei «Tinturia», aggiunge mostrando ottimismo: «Mi dispiace per l’esito di questa vicenda. Con Barros Schelotto abbiamo visto un Palermo migliore, più aggressivo e convinto, nonostante i limiti tecnici della squadra. Per la salvezza, confido in Tedesco e Bosi. Giovanni da palermitano può dare qualcosa in più all’ambiente. Chissà che non ne venga una bella storia con due allenatori emergenti. Richiamare Iachini? No, penso che bisogna porre fine a questa storia. Il rapporto tra Zamparini e Iachini è ormai logoro. Al di là dei risultati e dei cambi d’allenatore, non me la sento di criticare Zamparini. Per quello che ci ha fatto vedere in questi anni, va santificato».

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Redazione Ilovepalermocalcio