“La vendetta dell’ex la cova da tempo, uno spruzzo di veleno dal dente l’ha già fatto uscire nella speranza di dare un morso letale questa sera al Palermo. Miglior momento per affrontare i rosanero non poteva esserci per Serse Cosmi, con i campioni d’inverno sorpresi dalla bufera di questo inverno che ha congelato i meccanismi vincenti. Il tecnico dell’Ascoli studia la rivincita dopo quella breve esperienza sulla panchina rosanero, durata appena quattro giornate nel 2011. Zamparini lo chiamò al posto di Delio Rossi, dopo la batosta in casa per 0-7 contro l’Udinese. Uno dei tanti cambi del patron, entrato in rotta col proprio allenatore in un momento no, che non sortì alcun effetto. Perché quel Palermo, di Miccoli, Pastore e Ilicic, tra gli altri, era abituato a giocare con la difesa a quattro da oltre un anno e mezzo con un allenatore al quale era molto legato. Zamparini chiamò Cosmi perché pensava di dare la svolta con il 3-5-2, i risultati però gli diedero torto: in quattro gare solo una vittoria con il Milan e tre sconfitte, l’ultima fatale nel derby a Catania perso 4-0 che spinse il patron a richiamare Rossi, il quale poi andò in finale di Coppa Italia. Cosmi si ritrovò a Palermo nel momento sbagliato, probabilmente gli sarebbe servito più tempo per farsi accettare dalla squadra. Nemmeno il suo pupillo Miccoli riuscì a rendere meno doloroso il percorso d’inserimento. […]”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.