Gazzetta dello Sport: “Palermo, torna Stellone. Resta solo da capire…”
Ieri, come un fulmine a ciel sereno, è arrivato l’esonero di Tedino con conseguente ritorno di Stellone sulla panchina del Palermo. Il tecnico romano era andato via dopo la sconfitta in finale play off contro il Frosinone perché non aveva certezze sulla squadra di questa stagione visto che sarebbero dovuti andar via diversi big, ciò non è accaduto e adesso Stellone è pronto a riprendere da dove aveva finito. Di seguito quanto scrive l’edizione odierna de la “Gazzetta dello Sport”:
“Il colpo di scena arriva dopo cinque giornate. Parlare di sorpresa però non è corretto. Che la strada di Bruno Tedino, al suo secondo atto a Palermo, si presentasse tortuosa, lo si era capito fin dalle prime battute, perché il progetto tecnico iniziale per il quale era stato richiamato prevedeva il ridimensionamento con l’ingresso di giocatori nuovi che prendessero il posto dei big dati in partenza. Invece alla fine il mercato si è rivelato un boomerang perché Tedino si è ritrovato con gli stessi giocatori che lo avevano portato all’esonero la scorsa stagione. Evidentemente la sconfitta di Brescia in casa Cellino ha riacutizzato l’esonerite di Zamparini che ieri pomeriggio, dopo un summit con il direttore sportivo Foschi, ha deciso per il cambio richiamando al capezzale rosanero Roberto Stellone, il tecnico che ha sostituito Tedino e sfiorato l’impresa della promozione svanita nella finale playoff a Frosinone prima di essere lasciato a casa per richiamare l’ex allenatore.
UNICA SOLUZIONE Anche in questo caso la strategia non è stata lungimirante: Stellone, rimanendo a libro paga, sarebbe stato la prima opzione in caso di necessità. Quindi perché non continuare direttamente con lui? Anche perché lo zoccolo duro aveva lanciato messaggi di attaccamento al tecnico romano già in estate,un gradimento che Zamparini non aveva voluto assecondare anche per problemi di comunicazione con Stellone, ma che ha constatato nuovamente con Foschi sondando lo spogliatoio. Il k.o. di Brescia, per come è arrivato, ha evidenziato, secondo il patron, come la squadra non seguisse più Tedino, per questo si è reso necessario l’avvicendamento in panchina. E dire che il Palermo prima di Brescia aveva ottenuto due vittorie consecutive. Stellone, al di là del favore del gruppo,era l’unica soluzione perseguibile, dal momento che le ristrettezze economiche della società non suggerivano di pagare un terzo allenatore.
STRATEGIA Il Palermo ha già cambiato direzione più volte: era partito secondo un progetto tattico che poi ha dovuto cambiare quando dal mercato non sono arrivate le richieste sperate per i cosiddetti pezzi da novanta. In virtù di questa situazione ha mutato sistema di gioco proprio per sfruttare a pieno un organico che, come paradosso, si è scoperto più forte nelle alternative di quello dello scorso anno: ora si ritrova con un altro tecnico, nella speranza che si possa dare una continuità che porti al raggiungimento della Serie A, che con questa rosa potrebbe essere raggiunta anche direttamente. Resta solo da capire come Stellone si rapporterà con la proprietà: il tecnico torna in un contesto che ha vissuto soltanto per 8 giornate (4 della regular season e 4 dei playoff), ma che ha imparato subito a conoscere. Ha le sue idee e va dritto per la sua strada”.