Gazzetta dello Sport: “Palermo, top Bortoluzzi: «E mi candido a restare». Iachini e Corini…”

“E’ vero che del senno di poi sono piene le fosse, però è anche lecito chiedersi cosa sarebbe successo se Diego Bortoluzzi fosse stato chiamato prima al capezzale del Palermo. L’interrogativo è d’obbligo in virtù dei numeri prodotti dal quinto tecnico della stagione. Perché l’ex vice di Guidolin, finora, ha fatto meglio di tutti gli altri allenatori che lo hanno preceduto. La squadra aveva stupito già con la vittoria sulla Fiorentina dopo la batosta rimediata all’Olimpico con la Lazio, ma poi ha proseguito la striscia positiva con il pareggio in casa del Chievo e con il successo sul Genoa, affamato di punti per non essere risucchiato nella lotta per la salvezza. Peccato che nel frattempo i rosanero siano retrocessi. Già, peccato, perché 8 punti in 5 partite quest’anno non si erano mai visti, così come due vittorie consecutive al Barbera, dove Fulignati mantiene l’imbattibilità da tre gare. Se si pensa che la media punti del Palermo con Bortoluzzi è di 1,6 a partita, aumentano ancor più i rimpianti di una stagione gettata alle ortiche dalla gestione presuntuosa e miope di Zamparini in tema di mercato e di cambi in panchina. Va anche detto, a onor del vero, che Bortoluzzi è arrivato alla trentaseiesima giornata con una situazione di classifica quasi compromessa, dopo una sequenza di 7 gare nelle quali i rosanero non hanno saputo approfittare dell’immobilismo dell’Empoli per accorciare dal quartultimo posto, facendosi scavalcare dal Crotone. MENO PRESSIONI Non era semplice, però, presentarsi con la mente lucida al Barbera dopo il 6­2 patito nella sfida contro la Lazio e battere la Fiorentina. Così come va sottolineato, d’altra parte, che gli ultimi risultati sono figli dell’atteggiamento mentale di una squadra che, non avendo più niente da perdere, non ha giocato con particolari condizionamenti psicologici. In ogni caso, è scontato che il rammarico resti, considerato che le ultime prestazioni si riconducono allo stesso filo conduttore tattico e alla continuità d’impiego di alcuni giocatori. Meno esperimenti e maggiore concretezza, soprattutto meno compromessi con le pressioni effettuate da Zamparini. IL FUTURO E’ sicuro che Bortoluzzi vuole chiudere in crescendo, per mettere in difficoltà chi dovrà scegliere a fine stagione la figura dell’allenatore in Serie B. «Non so cosa sarebbe successo se fossi arrivato prima – ha detto Bortoluzzi –. Sono venuto qui per giocarmi una possibilità e, per farlo, sapevo che sarebbero dovuti arrivare i risultati. Sono contento che l’atteggiamento dei giocatori sia migliorato, c’è grande disponibilità e voglia di allenarsi. Sì, mi candido per la panchina del prossimo anno». In realtà, il tecnico, per alimentare speranze, dovrebbe fare il tifo perché il closing non avvenga. Se c’è una chance di riconferma è con Zamparini ancora in sella alla società. Se, invece, nelle prossime settimane Baccaglini acquisterà il 100 per cento del club, allora le attenzioni del presidente si concentreranno su nomi più consolidati, come quelli di Iachini e Corini.”. Questo quanto riportato da “La Gazzetta dello Sport”.

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Redazione Ilovepalermocalcio