Gazzetta dello Sport: “Palermo tifa Frosinone, ma soltanto a casa Crivello: «El tractor» gioca un derby del cuore, è nato a Mondello Il fratello: «Spero non si salvi il Carpi»”.
“Strana la vita. Una frase spesso banale, ma che calza a pennello con la settimana che ha vissuto Roberto Crivello. Oggi Frosinone e Palermo si giocano la permanenza in A e Crivello sfida il suo cuore. Ha contribuito a portare i ciociari dalla Lega Pro alla Serie A e giocherà (forse, perché Pavlovic è favorito nel ruolo di terzino sinistro nei pronostici sulla formazione) contro la squadra della sua città. Interista da sempre, Crivello si ispira a Zanetti. A Frosinone lo chiamano El Tractor, come l’argentino. Al Palermo, però, ha sempre detto che andrebbe anche a piedi. CLIMA E in una famiglia siciliana e unita – ancora di più dopo la scomparsa di papà Gaspare – come quella Crivello, la vigilia viene vissuta con calore. «Io, mamma Mariagrazia e lo zio andremo alla partita – dice il fratello Andrea –. Chiaramente c’è un po’ di frustrazione nel sapere che una delle due andrà in B. Speriamo solo che non si salvi il Carpi, perché questo sancirebbe la retrocessione di tutte e due le squadre». A Mondello, il quartiere bagnato dal mare nel quale Roberto è nato e cresciuto, lo scorso anno vestirono di giallazzurro la Fontana della Sirenetta – storico monumento del quartiere – per festeggiare la promozione in A di Roberto. Oggi, però, la situazione è diversa. «Mondello tiferà Palermo – continua Andrea –. Ci sarà una piccola parte di palermitani, però, che tiferà Frosinone». GRINTA All’andata, il Barbera venne invaso da parenti e amici di Roberto, che non lo videro mai in campo. Il Frosinone perse 41 e Pavlovic giocò tutta la partita. «Quest’anno Roberto era partito titolare – dice Andrea . Poi Stellone ha scelto di inserire Pavlovic. Noi vorremmo che giocasse sempre, ma lui sa cosa deve fare per prendersi il suo spazio». E’ vero, Crivello è sempre stato bravo a superare gli ostacoli nella sua carriera. Scartato dalla Juve dopo tanti anni nel settore giovanile. Dopo Carrarese e Gela è ripartito da San Marino e poi si è preso il paradiso col Frosinone. E non sarà la retrocessione della squadra in cui gioca o di quella per cui tifa a fermare la sua carriera”. Questo quanto riporta l’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.