L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul Palermo che deve fare più attenzione in difesa soprattutto al Barbera.
Ora che la sbornia per la splendida punizione di Stulac è passata, si può guardare al pareggio con lo Spezia da un’angolazione diversa. Che per come si erano messe le cose il pari vada considerato un risultato positivo, non c’è dubbio. Ma emerge anche altro: per la prima volta dall’inizio della stagione il Palermo ha subito 2 gol nella stessa partita; e per la terza volta di fila in casa è andato sotto. Contro lo Spezia Stulac ha evitato la sconfitta, contro il Sudtirol Ceccaroni e Aurelio sono riusciti a confezionare la rimonta, mentre col Cosenza non c’era stato nulla da fare.
In casa, così così A completare il quadro statistico, c’è il fatto che dei 6 gol incassati dal Palermo (migliore difesa, dopo il Brescia che ne ha subiti 3 con una gara in meno), 4 sono arrivati al Barbera. Solo contro la non trascendentale Feralpisalò, il Palermo è riuscito a passare in vantaggio e a non soffrire più di tanto. In tutte le altre circostanze è stato costretto ad inseguire e, nonostante il sostegno del pubblico, rimontare è sempre qualcosa di arduo. Giusto, dunque, elogiare i rosanero per la loro grinta e la loro generosità: la squadra di Corini non muore mai. Ma è altrettanto giusto sottolineare come il rendimento casalingo, ad oggi, non sia stato all’altezza di quello tenuto in trasferta: al Barbera il Palermo ha vinto 2 partite su 4 (conquistando 7 punti su 12 a disposizione e incassando in media un gol a partita); in trasferta, invece, sono arrivate 4 vittorie su 5 (13 punti su 15 e appena 2 gol al passivo). Lecito chiedersi come e dove la squadra di Corini può migliorare nell’affrontare le sfide casalinghe, sopratutto in considerazione del fatto che siamo all’antivigilia di un’altra sfida interna e che delle prossime 4 gare in programma, il Palermo ne giocherà 3 in casa. Forse serve un approccio più aggressivo alla partita o una strategia diversa.