“Quello che… non era ancora pronto si prende la scena e incanta a Palermo, sotto il diluvio. Eccolo, Seko Fofana, prontissimo eccome a regalarsi la serata di gloria e firmare con la sua doppietta il secondo successo consecutivo dell’Udinese marchiata Delneri. Il francesino, che segna alla Pogba e cancella il suo «incubo» Iachini (per il tecnico, dopo un avvio da titolare, il ragazzo non era ancora maturo per essere schierato dall’inizio) trascina alla vittoria i bianconeri e spinge sull’orlo del burrone De Zerbi e il suo Palermo, inchiodati alla quinta sconfitta di fila al Barbera (la striscia più lunga in casa per i siciliani), al penultimo posto in classifica alla pari con l’Empoli, e un fardello di 11 reti incassate nelle ultime 3 gare.
POLI OPPOSTI Delneri può gioire, ha ridato vita a Thereau – suo il gol del momentaneo pareggio, per lui 3 centri in 2 incontri e 4 reti rifilate in carriera al Palermo – e Fofana e rilanciato l’Udinese, che pure aveva deluso nella prima mezz’ora del match. Invece, De Zerbi comincia a tremare, restando in attesa di un altro match delicato, lunedì a Cagliari, e soprattutto di eventuali decisioni del presidente Zamparini. Gennaio è ancora troppo lontano, per sperare di cambiare volto, tardivamente, con rinforzi di qualità. Eppure, dopo aver subito l’avvio degli avversari (mai comunque pericolosi al tiro), il Palermo aveva trovato il primo gol in casa, del solito Nestorovski, lasciando credere che il match potesse lasciare la prima traccia felice nella versione interna della pattuglia di De Zerbi. Il timbro dell’illusione è una… coproduzione: di Angella, che indugia troppo in un disimpegno, e di Nestorovski, che ha il merito di crederci, pressa il difensore e ruba palla, concludendo con il sinistro e trovando la deviazione (decisiva) di Widmer che spiazza il portiere Karnezis.
A VOI, FANTASISTI In vantaggio, i rosanero potrebbero impostare un’altra partita perché, con l’Udinese che tenta l’assalto, hanno più spazi per tentare le ripartenze, che esaltano la rapidità di Embalo, capace di far ballare il dirimpettaio Felipe. De Zerbi prova a esaltare le caratteristiche di Diamanti, che ha facoltà di accentrarsi e dettare i tempi del gioco, in particolare imbeccando Nestorovski e, appunto, Embalo. Portati a manovrare con ritmo lento e giocate prevedibili, i friulani soffrono l’aggressività degli avversari e risultano sin troppo prevedibili nei tentativi di rifornimenti per via centrale, destinati a Zapata. Delneri, però, intuisce che è il momento di ridisegnare l’assetto: scambia le posizioni degli esterni Matos e Thereau ma il prodotto non cambia. Una piccola svolta arriva quando il tecnico di Aquileia passa al 442, arretrando Matos a metà campo e concedendo maggiore libertà a Thereau, ora pronto a supportare Zapata più da rifinitore che da seconda punta. Sarà un caso ma proprio maghetto Thereau rimette in carreggiata i compagni, realizzando il pareggio con un inserimento al tiro su assist di Widmer. Il primo tempo si chiude con il botta e risposta tra i portieri Karnezis, che nega il gol a Embalo, e Posavec, che respinge i tiri di Matos e Fofana.
FALLI… SEKO Quando t’aspetti che il Palermo acceleri nella ricerca della verticalizzazione, ecco che nella ripresa la creatura di Delneri s’arrampica sulle spalle del piccolo gigante Seko Fofana. Il francese alza il ritmo, esibisce la perla della straordinaria conclusione del suo primo gol e, lanciato da Badu, si concede il secondo colpo da biliardo, segnando l’13. Espulso l’ingenuo Sallai (solo 23’ in campo, il secondo giallo per simulazione), il Palermo resta in 10 (poi salvato dal palo su morbido tocco di Thereau) e il pubblico non perdona ai rosanero l’ennesimo tonfo al «Barbera»“. Questo quanto si legge nell’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.