“È una squadra emotiva il Palermo di quest’anno, incapace di reagire, quanto meno a partita in corso. Una peculiarità marcata, forse figlia dell’inesperienza di molti giocatori o dei troppi cambi in panchina. Basti pensare che su 25 punti conquistati finora, solo uno è arrivato in rimonta. Un dato che la dice lunga sulla fragilità dei rosanero, bravi a compattarsi nello spogliatioi nei momenti di difficoltà (vedi le 2 vittorie ottenute dopo i 2 ritiri voluti da Zamparini), ma quasi mai altrettanto bravi a rimettersi in piedi dopo un diretto dell’avversario. Ogni colpo subito, infatti, si è rivelato il preludio di un k.o. Una squadra emotiva nel bene e nel male. Già, perché di contro quando il Palermo sblocca il risultato, poi non perde. SOLO L’INTER Solo una volta un risultato positivo dopo essere passato in svantaggio: contro l’Inter, ad ottobre, in casa con Iachini: segnò ad inizio ripresa Perisic, e poco dopo pareggiò Gilardino. Una partita tirata e sofferta, da più considerata la migliore di quest’anno, quanto meno per intensità e cattiveria agonistica, le caratteristiche che sono venute meno mercoledì col Milan, a detta dello stesso Gerolin nel dopo partita. Per il resto, tutte le volte che il Palermo è andato in svantaggio, poi ha perso: è successo 12 volte. Troppe. Rimettere in sesto le partite, insomma, sembra una impresa ai limiti dell’impossibile per il Palermo: c’è andato vicino a Torino, contro i granata per la verità (la traversa colta da Struna al 90’ poteva valere il 2-2) e all’andata contro il Milan, quando per 2 volte Hiljemark rimontò i rossoneri, prima che Bacca affondasse definitivamente il Palermo, a un quarto d’ora dalla fine. Guarda caso, quelle appena citate, sono le uniche 2 sconfitte incassate con un solo gol di scarto, altro segnale di come nella maggior parte dei casi i rosanero finiscono per demoralizzarsi e crollare sotto i colpi dell’avversario, se le cose non si mettono per il verso giusto. E meno male che c’è Sorrentino, verrebbe da dire, spesso il migliore in campo. NON HA L’ETÀ? Che questo dato statistico possa essere direttamente collegabile all’età media (molto bassa) dell’organico, lo lascia pensare l’altra faccia della medaglia, cioè quella delle rimonte subite, che paradossalmente sono pochissime per una squadra che finora ha mostrato lacune tecniche e grossi limiti di personalità. Se il Palermo segna per primo, però, si gasa e spesso riesce a portare a casa i 3 punti. Così è successo in occasione di tutte le vittorie ottenute fino a questo momento, 5 delle quali con il risultato di 1-0 (mentre le altre 2 partite sono state vinte per 4-1). Le uniche squadre che sono riuscite a rimontare il Palermo, strappandole un punto, sono state Lazio e Carpi. I biancocelesti, all’Olimpico, dopo il gol di Goldaniga. Gli emiliani sia all’andata che al ritorno. Per due ex giocatori come Guillermo Barros Schelotto e Giovanni Tedesco, che della grinta hanno fatto un marchio di fabbrica, c’è di che lavorare. La sicurezza nei propri mezzi la si acquisisce col tempo, certo, ma imparare a non abbattersi alla prima difficoltà è importante tanto quanto”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.