L’edizione odierna della “Gazzetta dello Sport” riporta le dichiarazioni di Cristian La Grotteria, ex calciatore del Palermo e oggi responsabile del settore giovanile del Cittadella:
«L’attaccante che dia la certezza ci vuole sempre, che garantisca almeno 15 gol. Penso che l’arrivo di Boscaglia sia importante, è un tecnico che fa giocare molto bene le squadre e ritengo che gli attaccanti possano solo trarre giovamento dal suo modo di intendere il calcio. Proprio per questo mi aspetterei che la società gli assicurasse un bomber di caratura superiore. Sono sicuro che Boscaglia si augura che vadano a segno un po’tutti i suoi giocatori, anche centrocampisti difensori, però, l’attaccante è il ruolo principe che deve assumersi questo ruolo e serve gente che veda la porta con una certa facilità. Coi giovani ci lavoro, la piazza è esigente, i ragazzi alle prime armi possono esplodere oppure no.
Un profilo importante ci vuole sempre anche per farli crescere. Palermo ha palato fine, ci vuole molta personalità per sostenere questa pressione».
Anche Bombardini aspetta il bomber: «La regola nel calcio dice che se vuoi vincere serve un attaccante da doppia cifra – spiega l’esterno offensivo ex rosanero – L’attaccante forte è fondamentale. Se non ce l’hai hai bisogno di una grande difesa e chi ti consente di vincere 1-0, ma è difficile, perché l’attaccante che ai miei tempi segnava 10 gol, nel calcio di oggi equivale a uno che ne fa 20, il calcio è cambiato molto con le sue dinamiche anche offensive. Boscaglia però, ha un modo di giocare che potrebbe sopperire alla mancanza di un attaccante da 20 gol, mandando in rete più giocatori. Poi, dipende qual è l’obiettivo della società, ho letto di due anni per andare in B. Io a Palermo metterei dentro qualche giocatore in più di esperienza, perché la pressione è altissima, a meno che non imbrocchi l’annata perfetta».