Gazzetta dello Sport: “Palermo Rosa o Nero? La società in mora. Torna Zamparini? Foschi: «Io ci sono»”
L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si concentra sul caos Palermo, evidenziando come sullo sfondo potrebbe avverarsi il ritorno sul trono dell’ex patron rosanero Zamparini. Ecco quanto riportato: “[…]Il Palermo nel caos vive di rimpalli di responsabilità all’interno della nuova proprietà, o di quello che ne rimane, tra l’ex presidente Richardson e l’a.d. Facile che non se le mandano a dire tra comunicati e minacce di azioni legali. Uno scontro totale il cui fronte si estende anche alla vecchia proprietà, perché la messa in mora da parte di Zamparini per inadempienza si è trasformata in diffida, dal momento che sono scaduti i termini entro i quali sarebbe dovuta entrare la prima tranche di soldi nelle casse del Palermo. FUTURO Adesso in uno scenario gravato dalla scadenza del 16 febbraio, giorno in cui dovranno essere pagati gli stipendi (o scatteranno i punti di penalizzazione che possono diventare anche 4), si aprono tre ipotesi. La prima è che in qualche modo arrivino i soldi dalla nuova proprietà che però ha già perso il presidente Richardson e il consigliere John Treacy, la seconda è che si definisca la cessione del club con gli acquirenti che si sono fatti avanti (gruppo statunitense e Follieri), oppure quella più remota, cioè che entro i tempi della giustizia il Palermo torni nelle mani di Zamparini visto che l’accertata inadempienza renderebbe il contratto di vendita nullo. BOTTA E RISPOSTA […] Qualche tifoso ha appeso uno striscione allo stadio con scritto «Facile nemico del Palermo»—che dopo il comunicato dell’altro giorno in risposta al presidente dimissionario ha aggiunto: «Clive Richardson era tra quelli che avrebbero dovuto investire denaro o trovare investitori per importi compresi tra i 5 e i 10 milioni, invece non ha fatto nulla di tutto questo». Non è mancata la replica di Richardson, con una nota fiume della Global Futures Sport: «Le affermazioni di Facile sono totalmente infondate e di natura bizzarra. GFS e Clive Richardson non erano a conoscenza della situazione finanziaria di US Città di Palermo fino alla fine di gennaio 2019. GFS e Clive Richardson non hanno mai offerto finanziamenti a questo progetto e non hanno mai dichiarato che avrebbero raccolto finanziamenti di sorta. Siamo una società di consulenza sportiva, il signor Emanuele Facile, Corrado Coen e altri sono coinvolti nel settore dei servizi finanziari, noi no. Ci è stato chiesto di svolgere la due diligence per conto di Eight Capital plc, ma non siamo mai stati autorizzati a completare questi compiti e siamo stati bloccati dal farlo in molte occasioni dal personale del club e dal signor Facile». In questa lunga nota si legge anche che Facile avrebbe voluto licenziare sia Foschi che Stellone e che avrebbe anche proposto la cessione di Nestorovski in Messico per realizzare denaro liquido. In mezzo a tutto questo c’è una squadra che si sente abbandonata, ma non intende mollare lo stesso. UNITI Rino Foschi ieri ha voluto fare quadrato con i suoi giocatori: «Ho parlato con la squadra, era giusto che sentissero la mia presenza — dice il direttore sportivo rosanero—Ho detto loro che sono convinto che i soldi arriveranno. Non li abbandono. Ho prospettato tutte le possibili situazioni: dalla migliore alla peggiore. Li ho rassicurati però che io ci sono, non sono soli. Sono convinto che questo sia l’organico più forte della Serie B e che il Palermo sia un candidato alla promozione. Nonostante tutto quello che può succedere». Foschi ha parlato anche del suo ruolo dopo il tentato esonero. «Il riferimento per la squadra sono io. Facile è il mio referente, con lui ho parlato ed è tutto chiarito. Durante il mercato mi sono sentito un corpo estraneo e non l’ho vissuta bene, adesso però la situazione è rientrata. Però abbiamo bisogno dell’appoggio dei tifosi»”.