“Alla fine Zamparini ha ceduto e ha deciso di affidarsi ad una bandiera: Eugenio Corini. Toccherà all’ex capitano del Palermo tentare l’impresa della salvezza. Corini conosce bene la piazza, è stimato e può restituire entusiasmo ad un ambiente depresso dalla classifica e dalla serie di sconfitte che sono costate la panchina a De Zerbi. Il nuovo allenatore rosanero sarà in città oggi e nel pomeriggio dirigerà il suo primo allenamento. Contro la Fiorentina l’esordio, quasi 10 anni dopo l’addio da giocatore. LE DIFFERENZE Corini ritrova un Palermo diversissimo da quello che ha lasciato nel 2007. Una società che non ha più la forza economica di quando da capitano portava in giro per l’Europa la maglia rosanero. Per Corini si tratta anche del ritorno in panchina dopo l’ultima esperienza al Chievo, esauritasi nell’ottobre del 2014, sostituito da Maran. L’anno prima, però, aveva compiuto un’impresa, salvando i clivensi da una situazione disperata, che per molti versi ricorda quella attuale del Palermo. Corini subentrò a Sannino che in 12 partite aveva fatto 6 punti (come il Palermo). Il Chievo era ultimo a 3 da Samp e Catania e a 4 da Bologna e Sassuolo. All’esordio vinse il derby col Verona e diede il via alla rimonta (il Chievo fece 36 punti, chiudendo 16°). L’IDENTITÀ Per un cammino così, i tifosi rosanero firmerebbero col sangue, oggi. Ma non sarà facile, perché la squadra che si ritroverà Corini ha lacune tecniche che potranno essere colmate solo a gennaio. Nel frattempo proverà a fare più punti possibile, per non farsi staccare dalle altre pretendenti alla salvezza, cercando di mettere subito fine alla striscia di sconfitte che hanno portato all’esonero di De Zerbi. Dal punto di vista tattico Corini dovrebbe optare per un 352, ma (almeno in questa prima fase) le tante assenze condizioneranno le scelte. Domenica sera dovrà fare a meno degli squalificati Gonzalez, Goldaniga e Diamanti, oltre che degli infortunati Rajkovic, Trajkoviski e Bentivegna. Qualche chance di recupero per Bruno Henrique, Cionek ed Embalo. L’impresa è ardua, ma «Genio» ci vuole provare. Finora, da allenatore, Corini ha reso bene dove conosceva la piazza e l’ambiente. E chi meglio di lui conosce Palermo?”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.