L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” ha riportato e analizzato quello che è stato il messaggio del patron Mirri a seguito dell’ufficialità della promozione in serie A. La rosea infatti scrive: quasi un anno dopo la rinascita sulle ceneri di quel Palermo glorioso che Zamparini ha mandato in frantumi verso il fallimento con la cessione ad Arkus Network, una città ha riabbracciato il ritorno tra i professionisti. Una Serie C conquistata sul campo fino a quando è stato possibile. Una promozione anomala, perché non festeggiata sul campo con i tifosi, ma decisa d’ufficio dopo la proposta della Lnd di non fare ripartire i campionati dilettanti e di promuovere le prime dei nove gironi. Una volta conquistata la promozione, Dario Mirri ha lanciato un messaggio: «Abbandonare la Serie D nel minor tempo possibile era il nostro primo obiettivo, per il Palermo, per i tifosi, per la città. La serie D è infatti una categoria ricca di dignità e passione, ma che nulla ha a che fare con 120 anni di orgoglio rosanero. Per questo oggi siamo tutti più forti, più sicuri, più determinati che mai. Lo stesso senso di responsabilità che ci ha portato fin qui ripartendo da zero ci guida ora nei prossimi passi, sul campo e fuori. È il primo passo per diventare non come prima, ma molto meglio di prima».