Il Palermo sfrutterà la vendita del pacchetto slavo formato da: Nestorovski, Trajkovski, Rajkovic e Balogh, a dirlo è il direttore generale dei rosanero, Fabrizio Lucchesi. L’edizione odierna della “Gazzetta dello Sport” fa il punto della situazione in casa rosanero e analizza il piano cessioni architettato dal dirigente toscano. Il pacchetto slavo è quello che deve fruttare quattrini. Il Palermo intende farli principalmente dalla colonia degli ex pupilli di Zamparini. Il piano era già stato messo in atto durante il colloquio con Davor Curkovic di qualche giorno fa ed è stato anche ratificato dalle parole di Fabrizio Lucchesi. Nestorovski, Trajkovski, Rajkovic e Balogh (rientrato dall’Apoel Nicosia) sono ufficialmente in uscita. Non in svendita, però, perché il d.g. intende fare una cassa consistente con loro. L’obiettivo è creare un tesoretto da utilizzare nell’allestimento della nuova squadra e allo stesso tempo alleggerire il monte ingaggi dagli stipendi più pesanti. C’è anche una cifra individuata: 12 milioni di euro complessivi. Che poi, se saranno tra i 9 e i 10, va bene lo stesso. L’operazione non è semplice ed è stata già provata lo scorso anno da Rino Foschi con esiti parziali. Perché questi giocatori, a dispetto del loro lauto stipendio, hanno poco appeal sul mercato. Del resto, non hanno vinto niente, nel loro palmares c’è una retrocessione in B e due mancate promozioni dirette in A, con un rendimento molto altalenante, eccezion fatta per Rajkovic che per la prima volta quest’anno, dopo tanti infortuni in carriera ha dato dimostrazione di continuità, solidità e attaccamento. Fuori portata è l’unico che ha sperato di restare. «Non c’è la possibilità che Rajkovic resti, perché ha rifiutato 2 anni di contratto a cifre importanti dalla A – spiega Lucchesi -. Il Palermo in B non gliele può offrire. Dobbiamo metterci tutti noi un abito che il Palermo non ha mai avuto negli ultimi anni, per via di un’attività aziendale drogata da una realtà che non era quella vera. Nestorovski e Trajkovski sono fuori dalla nostra portata. Hanno ingaggi così alti da creare problemi anche all’estero. Ci sono squadre interessate, italiane e straniere, ma fanno fatica. Sono giocatori in uscita, ma non c’è il cartellino dello sconto». Sarà necessario un gran lavoro di sponda con Curkovic. «Con Curkovic c’è stata una grande sincerità nell’interesse di entrambi, ovvero fare il bene dei ragazzi e della società. Se non sono contente entrambe le parti, i ragazzi non si muovono. Tra persone intelligenti ci si capisce e lui mi è sembrata una persona molto intelligente”. Certezza Lucchesi, impegnato ieri nel summit con Marino, è tornato sull’iscirizione al campionato. «Non c’è nessun problema sull’iscrizione, queste voci ci fanno del male. Stanno girando, alimentate da non so cosa, e questo crea problemi. Siamo ambiziosi, ci rivolgiamo anche a giocatori importanti, e ci chiedono se ci iscriviamo. Queste cose ci danno solo fastidio e chi alimenta questi discorsi non vuole il bene del Palermo». Il lavoro di sfoltimento riguarderà anche Bellusci che ha ancora un anno di contratto. Mentre per Rispoli, in scadenza, non ci sono, per adesso, i presupposti per aprire una trattativa per il rinnovo. «A Bellusci sono interessate squadre di A e di B, che gli garantiscono forse un ingaggio maggiore. Su Rispoli mi sembra di capire che in questo momento stia aspettando la A. Mi sembra prematuro fargli una proposta per rimanere, ma rivedendo in modo forte le condizioni negoziali. Dobbiamo aspettare».