“Nel giorno della beffa di Reggio Emilia, con il Sarajevo prima domato per un’ora dall’Atalanta e poi capace di rimontare da 0-2 a 2-2, la scintilla più luminosa è stata sicuramente la prova di Matteo Pessina. Il ventunenne di Monza, 38 partite e 2 gol l’anno scorso nel suo solido campionato di Serie B con lo Spezia, era al debutto assoluto con l’Atalanta. Prima partita e subito titolare in un test europeo decisivo. Niente male come prova del nove per saggiare nervi e personalità del giovane talento nerazzurro. Ebbene, la risposta è stata, non soltanto positiva, ma a tratti pure sorprendente. Pessina ha preso in mano il centrocampo con il piglio del veterano. Non si è limitato al taglia e cuci della linea mediana, ma in qualche circostanza ha anche ricamato suggerimenti per le punte: come il lancio per Barrow al 35’ p.t. e quello per la stoccata del Papu Gomez dieci minuti più tardi. Non solo senso della posizione e buone geometrie, dunque, ma anche la capacità di prendersi le giuste responsabilità nel momento delbisogno. Alla vigilia del match, molti pensavano che per una partita così delicata, anche da un punto di vista fisico, Gasperini scegliesse in partenza i muscoli e il dinamismo di Valzania da affiancare alla rodata leadership di de Roon in mezzo al campo. La mossa di inserire Pessina dal primo minuto ha spiazzato un po’ tutti. Ma il tecnico dell’Atalanta ha avuto ragione. DEBUTTO Pessina è stato indiscutibilmente uno dei migliori in campo. Non ha faticato a mettersi in moto, non ha avuto esitazioni di fronte ad un esordio assoluto, addirittura in una prova dal sapore europeo. Prima della sfida del secondo turno preliminare di Europa League di giovedì sera contro il Sarajevo, Pessina non aveva ancora giocato una gara ufficiale con l’Atalanta. E soprattutto, ha debuttato in Europa prima ancora di aver assaporato il gusto di un palcoscenico di serie A. Pessina è corteggiato dal Palermo e il prestito di un anno, magari per farsi definitivamente le ossa in serie B, all’inizio di questa settimana poteva essere una soluzione plausibile. Dopo il Sarajevo, forse c’è qualche certezza in meno su un trasferimento imminente. In attesa di altri riscontri, Gasperini potrebbe anche decidere di tenersi stretto questo giovane playmaker per approfondire la valutazione e capire se può già essere pronto, a tutti gli effetti, per dare fiato durante la stagione al tandem di titolari formato da de Roon eFreuler. Qualcherisposta l’avremo già giovedì, qualora Pessina venisse riconfermato titolare nella sfida bollente di ritorno, a Sarajevo. Di sicuro un banco di prova attendibile. Un match in cui, oltre alla visione di gioco e alla tecnica che già possiede, serviranno anche risolutezza e temperamento di fuoco”. Ecco quanto riportato nell’edizione odierna della “Gazzetta dello Sport”.