Gazzetta dello Sport: “Palermo, perché? L’analisi, soffre le squadre di bassa classifica. Ora serve la svolta”

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul Palermo e il problema del soffrire le squadre di bassa classifica.

Un vecchio problema da risolvere, una inversione di tendenza da cambiare già alla ripresa del campionato con la Ternana, perché il calendario poi sarà un campionario di scontri diretti per le zone nobili. Sarà un caso, ma il Palermo è tornato a soffrire le “piccole”, esattamente come la stagione scorsa, quando le squadre di bassa classifica tolsero punti importanti prima per mantenere la categoria, poi per raggiungere i playoff. L’ultima fu il Brescia con quel 2-2 in rimonta all’ultima giornata che spezzò il sogno di vivere un extra di stagione esaltante. Lo stesso Brescia che rappresenta l’unico confronto vinto al Barbera nell’ultimo mese, verrebbe a dire per fortuna, dal momento che i rosanero davanti al proprio pubblico sono andati incontro a due sconfitte con Lecco e Cittadella e a un pareggio con lo Spezia. Volendo togliere i liguri dalla nomenclatura di piccola squadra, essendo una retrocessa dalla Serie A, non si può, però, non affermare che sia una squadra che navighi nelle secche della classifica, così come la Sampdoria, altra nobile decaduta, che quando ha affrontato il Palermo rischiava di cadere in un baratro senza fondo.

Il Palermo della scorsa stagione ha lasciato per strada più di 30 punti contro gli avversari che quando sono stati affrontati militavano in zona pericolo. Il salto di qualità a lungo cercato non avvenne proprio per questo motivo, perché se i rosanero riuscirono a fare la voce grossa con le big, con le formazioni di basso cabotaggio difficilmente riuscirono a fare bottino pieno. All’inizio del campionato sembrava che questo gap fosse stato colmato, le vittorie con Reggiana, Feralpisalò, Ascoli e Südtirol avevano fatto intuire che il maggior tasso tecnico e di esperienza stava fornendo indicazioni importanti, non a caso il Palermo è stato secondo a una lunghezza dalla capolista Parma. Le ultime cinque gare invece hanno detto l’esatto opposto, per giunta col vantaggio di quattro confronti giocati in casa. Resta da capire se si tratta di un meccanismo che si è solamente inceppato, oppure un fantasma tornato prepotentemente dal passato.