L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” analizza la partita vinta dal Palermo contro il Como.
Alla parata di stelle splendono quelle del Palermo con una luce intensa, non solo per la qualità, ma anche per la capacità di soffrire nei momenti chiave.
Il Palermo si è iscritto alla lotta per il secondo posto agganciando il Como e portandosi a -1 dalla Cremonese, prossimo avversario nello scontro che dirà molto sul rapporto di forze del gruppetto dietro al Parma. I rosanero, intanto, hanno messo dentro la terza vittoria di fila e la quinta in casa (eguagliato il record del 2004 con Corini giocatore).
Si attendeva gioco e spettacolo per il calibro degli uomini in campo, nel bilancio delle sfide a distanza Brunori ha offuscato Strefezza con un gol e un assist, Ranocchia ha trovato la zampata vincente rispetto a Verdi, Di Mariano ha travolto Da Cunha con due cross per altrettanti gol. Rimpianti anche a inizio ripresa, quando Ranocchia ha scodellato un filtrante al bacio per Gomes che, dopo aver saltato il portiere, ha preferito servire Di Francesco invece di tirare.
Il Como ha provato rimettersi in gioco col fraseggio, ma non ha avuto vita facile. Corini ha abbassato il baricentro e sguinzagliato i suoi velocisti e al 19’ ha trovato il raddoppio con un’altra accelerazione di Di Mariano il cui cross è stato respinto in modo goffo da Goldaniga innescando Ranocchia per un tap-in vincente. Sul finire lo schema su punizione impreziosito dal pallonetto di Brunori per liberare Di Francesco è stato il suggello a una prova concreta grazie alla quale il Palermo ora inizia a crederci.