“Era nell’aria e alla fine è accaduto: Eugenio Corini si è dimesso. Dopo una notte di riflessioni, ieri mattina il tecnico è andato in sede e ha messo nero su bianco. Un caos senza fine per il Palermo che adesso dovrà ingaggiare il quarto allenatore della stagione (dopo Ballardini, De Zerbi e appunto Corini). In pole position c’è Diego Lopez, a seguire Bortoluzzi e De Canio. Corini ha dato l’addio perché non ha ricevuto le garanzie chieste e ha deciso di farsi da parte per un fatto di coerenza. Aveva invitato pubblicamente, e non solo, il presidente Zamparini a fare una valutazione: proseguire con un progetto condiviso sino al termine del campionato o pensare alla separazione, per uscire dall’equivoco della fiducia a tempo a ogni gara. Il presidente Zamparini lunedì, dopo un confronto con il d.s. Salerno, aveva optato per continuare con Corini, ma senza dare certezze sui programmi. Intenzioni comunicate attraverso Salerno in serata. Corini, a quel punto, ha capito che non c’erano più le condizioni per continuare e ha rassegnato le dimissioni che sono state subito accettate.
INEVITABILE La decisione che stava per prendere dopo la sconfitta di Empoli, quando il patron provò a riportare De Zerbi a Palermo, e poi accantonata per la risposta della squadra che si era stretta attorno lui, è andata in scena in modo perentorio. «Penso di essere stato esaustivo – ha detto Corini, ieri mattina all’uscita dal Barbera questa è una decisione che ho preso con coscienza ed è la decisione più logica in questo momento. Ribadisco la stima e l’affetto per questa piazza». L’addio di una bandiera rosanero, per gli anni vissuti da giocatore, ha generato rabbia e indignazione. All’ingresso dell’impianto di Boccadifalco, una ventina di tifosi ha contestato la società con uno striscione («Zamparini game over») e alcune scritte sui muri («Corini un uomo vero»). La squadra nel frattempo si è allenata sotto la guida di Lanna, il vice di Corini. Una situazione che potrebbe replicarsi anche oggi, visto che il numero uno rosanero sta ancora cercando un sostituto.
NOME CALDO Tutto porta a Diego Lopez e la conferma arriva dallo stesso Zamparini: «Sta arrivando in Italia, Salerno lo conosce bene e valuteremo – ha detto a Sky . Lopez è il profilo preferito dal d.s., io devo conoscerlo un po’, ma mi fido di Salerno. Salvezza? Io ci credo ancora. Reputo che con i rinforzi che mi sta prendendo Salerno, ci possiamo salvare. Non ero contento del gioco di Corini, per lui era un compito difficile: non è riuscito a cambiare la mentalità della squadra». Lopez e Salerno si conoscono fin dai tempi in cui l’uruguaiano giocava a Cagliari, dove poi ha iniziato la trafila come tecnico nelle giovanili. Fu proprio l’attuale d.s. rosanero a promuoverlo dalla Primavera alla prima squadra nel 2012 al posto di Ficcadenti. Lopez, affiancato dal tutor Pulga, condusse i sardi verso la salvezza con sei giornate di anticipo, salvo poi essere esonerato la stagione successiva. Per lui anche un’esperienza poco positiva al Bologna in B. Salerno è pronto scommettere sulla voglia di rilancio del tecnico che ieri è partito da Montevideo per Milano per incontrare Zamparini. Un confronto che dovrebbe avvenire questa mattina“. Questo quanto si legge nell’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.