L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sulle parole di Corini in vista di Palermo-Cittadella in programma oggi.
Chiudere bene un ciclo iniziato male. Da una sosta all’altra, la sfida con il Cittadella farà da termometro alle reali condizioni del Palermo oltre a conclamare l’inversione di tendenza. La vittoria sul Brescia, fondamentale per la tempistica e il modo in cui è avvenuta, potrebbe avere sbloccato un meccanismo che si era inceppato con l’unico punto accumulato nelle tre gare precedenti. Un successo che può avere alleggerito mentalmente e fisicamente dalle pressioni. Corini, vuole chiudere puntando all’intera posta per poi resettare durante la pausa in vista della volata fino alle festività natalizie. Diamoci dentro Dare continuità con un’altra vittoria potrebbe significare tanto in termini di ambizioni per le prime posizioni.
«Mi aspetto continuità sull’atteggiamento e la voglia – ammette il tecnico -. È un campionato complicato e lungo, ci sono varie fasi e noi ci dobbiamo stare dentro. Sappiamo che affrontiamo un avversario tra i più complicati. È un test molto importante, ci arriviamo con un carico di energie molto importanti dopo la vittoria col Brescia». Perché il Cittadella sulla carta ha tutte le caratteristiche che nell’ultimo periodo hanno messo in difficoltà i rosanero: corsa e aggressività. «Giocano un 4-3-1-2 molto aggressivo. Alternano due punte fisiche, una difesa molto aggressiva. È una squadra che non muore mai. Il Cittadella viene alto e pressa con tanti giocatori, bisogna essere bravi a capire come uscire dalla loro pressione».