“Sei anni fa questa sfida valeva un piazzamento per la Champions League. Oggi è uno scontro per la salvezza che vale quasi esclusivamente per il Palermo, inchiodato al penultimo posto. La Sampdoria a 40 punti ha meno assilli. Come cambiano le prospettive di classifica e ambientali nell’arco di 6 stagioni. I rosanero si giocarono uno spareggio per il 4° posto con i blucerchiati, alla fine perso a causa di un pari, in uno stadio quasi al completo. Questo pomeriggio proveranno ad alimentare le speranze di restare in Serie A in un Barbera semivuoto, in virtù del decreto del prefetto che, per motivi di sicurezza, ha autorizzato l’ingresso soltanto agli abbonati e ai sostenitori ospiti in possesso della tessera del tifoso. Sul provvedimento hanno pesato i fatti accaduti in città e dentro lo stadio in occasione della partita con la Lazio. Il Palermo si avvia a giocare le partite decisive per la salvezza senza l’apporto massiccio dei propri tifosi perché è molto probabile che la Prefettura adotterà la stessa misura anche per l’ultima gara di campionato con il Verona. REMAKE Gli uomini di Ballardini potranno contare unicamente sulla spinta dei 10 mila abbonati, in una sfida che sembra un remake a parte invertite. Perché i confronti tra Palermo e Samp negli anni spesso non sono stati banali. Se nel 2010 c’era in palio la partecipazione alla Champions, la stagione successiva per i blucerchiati si aprì il baratro della retrocessione e furono proprio i rosanero a condannarli alla B con una vittoria a Marassi a 3 giornate dalla fine del campionato, esattamente come quest’anno. Il destino ha voluto che ora tocchi ai rosanero centrare l’impresa contro i sampdoriani per evitare scendere di categoria a distanza di 2 anni. I genovesi potrebbero consumare la loro vendetta, mentre il Palermo sarà chiamato a un’altra battaglia dopo quella vincente di Frosinone con un fattore campo depotenziato. Dopo la solitudine della partita giocata a porte chiuse con l’Atalanta, i pochi intimi di questo pomeriggio. SENATORI Ballardini conferma quasi in toto la formazione che ha espugnato il Matusa dando spazio ai senatori Maresca e Gilardino con la speranza di agganciare il Carpi impegnato con la Juve, ma avrebbe voluto giocarsi l’altra gara da dentro o fuori in un Barbera diverso. «C’è chiaramente il dispiacere di non avere tutti i nostri tifosi – ammette il tecnico –. Chi voleva comprare dei biglietti per la partita, non potrà farlo. Ci dispiace molto, perché col nostro atteggiamento e la nostra voglia, certamente avremmo coinvolto maggiormente la gente sugli spalti. Le lamentele del presidente sugli arbitraggi? Le polemiche a noi non devono interessare, a noi interessa la partita con la Samp. Per noi è importante farla bene, molto bene, perché la salvezza ce la dobbiamo sudare sul campo»”. Questo quanto scrive l’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”. Di seguito la clip del match in questione: