“Da oggetto misterioso a uomo-chiave. Il calcio a volte funziona così, nasconde e rivela all’improvviso. Alzi la mano chi avrebbe predetto che Thiago Cionek si sarebbe potuto rivelare determinate nella corsa salvezza del Palermo. Arrivato a gennaio in un mercato molto deludente in termini di rinforzi, nessuno avrebbe potuto immaginare che questo difensore abituato a lottare per non retrocedere in Serie B si sarebbe rivelato decisivo per difendere la Serie A. L’intervento di testa a porta sguarnita sulla conclusione del sampdoriano De Silvestri ha, di fatto, salvato il vantaggio dei rosanero in un momento delicato della gara. FORZA Probabilmente è essere arrivato dal basso e aver costruito t u t t o d a l niente, la sua vita racconta questo. E’ nato in Brasile dove muove i primi passi col Clube de Regatas Brasil, in serie B, nel quale gioca tre stagioni fino a quando non si trasferisce in Polonia e ne acquisisce la cittadinanza grazie ai bisnonni paterni. A scoprirlo in Basile è un procuratore italiano, Grabriel Giuffrida che lo porta allo Jagiellonia, formazione del massimo campionato polacco. GRANDE SALTO L’Italia è il grande sogno e si concretizza quando il Padova ne rileva il cartellino nel 2012. Dopo appena una stagione passa a titolo temporaneo al Modena, dove resterà per tre stagioni, perché nel frattempo la mancata iscrizione del Padova al campionato lo svincola. In Emilia diventa il leader del canarini fino all’inaspettata chiamata dalla Serie A. A 30 anni è l’ultimo treno per il calcio che conta e Thiago non se lo fa dire due volte. A gennaio corona il suo sogno, ma resta nell’anonimato e a secco di presenze fino alla gara col Chievo, quando Walter Novellino che lo conosce bene per averlo allenato al Modena, lo lancia titolare. Non è esordio bello per Cionek, visto che il Palermo perde 31. Per lui altre tre partite in panchina fino alla gara contro il Frosinone. Ballardini nella rivoluzione tattica operata in Ciociaria include anche lui e, dal momento che squadra che vince non si cambia, lo riconferma anche con la Sampdoria. MURO Di fatto con Cionek in difesa nelle ultime due gare il Palermo non ha subito gol. Magari sarà un caso, ma è un dato di fatto. In due partite ha lottato su ogni pallone non concedendo nulla ai suoi a v v e r s a r i . Nell’annata disastrosa del Palermo c’è anche spazio per questa piccola favola e Thiago se la vuole vivere fino in fondo. «Non giocare non è stato facile. Ho lavorato per farmi trovare pronto ed è andata bene così. Come è successo col Frosinone stiamo cercando di non fare calcoli e guardare alla singola partita. Quello fatto con la Sampdoria è un grande passo ma c’è ancora da pedalare – ha detto Cionek domenica scorsa a fine gara . Andiamo a Firenze con lo stesso spirito, abbiamo trovato la grinta giusta e così possiamo fare bene anche al Franchi». SCARAMANZIA Adesso toccherà a Ballardini decidere se mantenerlo nel terzetto difensivo, visto anche il rientro di Gonzalez. Cionek si giocherà una maglia con Vitiello. Le valutazioni tecniche si scontreranno, di certo anche con la scaramanzia, per il “non c’è due senza tre”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.