“Rajkovic e Diamanti, due rientri di spessore: il primo dopo una lunga assenza, il secondo dopo la panchina (iniziale) di Cagliari. Due rientri che, almeno nelle intenzioni, serviranno a dare al Palermo esperienza, carisma e qualche chance in più contro il Milan, nella speranza di conquistare i primi punti in casa e abbattere il tabù Barbera, dove il Palermo finora ha sempre perso.
IL SERBO Il difensore serbo ha finalmente recuperato dagli infortuni che lo hanno tartassato in questa parte iniziale della stagione. Prima lo scontro con Posavec, a Pescara nel match col Crotone, scontro che gli ha procurato la frattura del setto nasale e una serie di complicazioni respiratorie. Poi, alla vigilia della sfida con la Sampdoria, un problema ad un ginocchio e altre tre settimane di lavoro ai bordi del campo e con i fisioterapisti. Ora – finalmente sarebbe il caso di dire – pare che Rajkovic sia pronto a dare il suo contributo alla causa. L’ex Amburgo sarà in campo dall’inizio, domani pomeriggio contro il Milan, nella difesa a 4 sulla quale De Zerbi ha lavorato sin dall’inizio della settimana. Certo, a Rajkovic manca ancora il ritmopartita, ma l’allenatore bresciano non ha altra scelta se vuole alzare il tasso tecnico della difesa rosanero, una difesa che nelle ultime 4 partite ha incassato addirittura 14 gol. Rajkovic è stato parecchio sfortunato finora: all’esordio – col Sassuolo – ha procurato il rigore decisivo e allo scadere è stato espulso per doppia ammonizione. Al rientro, contro il Napoli, è risultato tra i migliori nonostante la sconfitta, riuscendo ad annullare il portentoso Milik. Poi però, contro il Crotone, quell’errore di posizionamento in occasione del gol di Trotta e il conseguente incidente che gli è costato il lungo stop. Ma domani toccherà di nuovo a lui guidare la retroguardia palermitana.
L’ITALIANO Diverso il…rientro di Diamanti. In questo caso, in realtà, si tratta di un ritorno tra i titolari, visto che il giocatore è stato sempre a disposizione di De Zerbi. Lunedì scorso a Cagliari, infatti, il fantasista è partito dalla panchina, per scelta tecnica. Il suo ingresso è coinciso con la reazione dei rosanero, che prima hanno accorciato le distanze col solito Nestorovski e poi hanno cercato il pareggio. Contro il Milan, con ogni probabilità Diamanti giocherà sulla fascia destra, nel 4141 (o 433 che dir si voglia). L’ex Guangzhou è ancora a caccia del suo primo gol in rosanero. Non che in carriera abbia mai segnato tantissimo, ma da Diamanti tutti si aspettano un contributo maggiore, là davanti, lui per primo. Diamanti non si è mai risparmiato, ha sempre lottato su ogni pallone, onorando la fascia di capitano, ma in termini di pericolosità offensiva, il suo apporto al momento è riducibile all’assist per Chochev, in occasione del gol del vantaggio sul Torino. E se consideriamo che il Palermo finora è andato in rete soltanto con 4 giocatori (oltre a Nestorovski, hanno timbrato il cartellino Quaison, Rispoli e appunto Chochev), se ci mettiamo che raramente i centrocampisti del Palermo arrivano al tiro, ecco che il ruolo Diamanti assume un significato capitale“. Questo quanto riporta l’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.