“Sorpassi e controsorpassi, ribaltoni e rimontone, discese ardite e risalite. Tutto per ritrovare il gruppone compatto, aggrovigliato, sgomitante. Con il Frosinone che domani ha la possibilità di inaugurare il suo stadio restando da solo in vetta alla classifica. Con i gol che continuano a piovere da ogni dove per un totale di 194, tra l’altro curiosamente in egual parte tra primi e secondi tempi (97 a testa). E con la prima panchina che salta, quella di Camplone al Cesena: cinque schiaffia Vercelli e l’ultimo posto giustificano una sceltapur sofferta, ma necessaria. Ogni partita di questo turno meriterebbe di essere raccontata in un libro per tutto quello che ha riservato. E non solo per i ribaltoni: lo Zeman che non prende gol per la seconda gara di fila, ad esempio, o Inzaghi che in un pugno di secondi ne piglia tanti quanti ne ha presi (2) nelle gare precedenti, o Boscaglia che risponde con i fatti alle frecciate di Cellino. Tutte partite pregne, tranne quella del Palermo: la squadra più attesa non è ancora decifrabile e per ora s’è fatta notare solo per la polemica con la Lega che non ha voluto spostare le gare per gli impegni dei nazionali (vedi prossimo turno); una richiesta tardiva e contro la natura del campionato, fatta con un senso di snobismo poco simpatico. Comunque la squadra di Tedino s’è piazzata nel gruppone in vetta, insieme a un Perugia che pecca in maturità e – oltre al già citato Frosinone – a un Avellino che ha un allenatore con le promozioni in A nel dna. Riuscirà il Palermo a cambiare marcia? E quale è la vera consistenza di big come Bari, Empoli, Parma e Pescara, che viaggiano a strappi e non riescono ad avere ancora il timbro di candidato per la Serie A? Calma, calma: non ci sarà da annoiarsi. Discutere della qualità del gioco è come parlare del sesso degli angeli, in quanto a emozioni invece nessuno può sentirsi deluso. Una vivacità che ha anche avuto un risvolto inaspettato: proprio dopo l’incontro di mercoledì a Coverciano, nel quale arbitri, tecnici e calciatorisi sono fatti i complimenti a vicenda per la collaborazione e il minimo di espulsioni, c’è stata un’esplosione di nervosismo. Un allenatore e 5 giocatori espulsi (per ora) tutti in una volta, dopo i 9 rossi (più uno in panchina, più il doppio allontanamento di Novellino) delle precedenti 6 giornate. Strano”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.