“Si è chiuso il mercato e si comincia a vederne i risultati. In una giornata (per ora) senza pareggi e con almeno 3 gol a partita, il Frosinone ha spiegato a tutti il significato di «mercato di riparazione»: si stabilisce cosa serve, si interviene il prima possibile e poi si raccolgono i frutti. Manca sostanza a centrocampo? Ecco a inizio mese due martelli come Chibsah e Kone, che oggi (soprattutto il primo, 14° marcatore di Longo) sono già perfettamente inseriti. E la squadra vola. L’opposto del Palermo, che ha perso due attaccanti e ne ha preso uno, che aveva bisogno di un esterno e non l’ha trovato. Il crollo di Empoli non è dovuto solo a quello, per carità, ma certe valutazioni alla lunga possono pesare. L’elenco di chi si è mosso bene (incuriosisce il Carpi) e chi no (dubbi sul Perugia) è ampio e il tempo lo renderà esplicito. Perché il mercato non è un fastidio, ma un’opportunità. L’ultima, poi ci sono le maniere drastiche, vedi cambio di allenatore. E infatti suonano gli allarmi. D’Aversa e Grosso si sono visti rinnovare la fiducia, ma continuando così sarà sempre meno ferma. Zeman è in bilico da mesi. Breda non convince, Corini sembra essere il primo a pagare. La tendenza è tale dall’inizio: già 9 squadre hanno cambiato. Tra queste l’Empoli, che aveva sorpreso esonerando Vivarini. Invece la scelta di Andreazzoli è azzeccata, con una svolta tattica (condita anche qui da opportune scelte di mercato) vincente. Certo, quando hai uno come Caputo parti sempre da 10, ma la cosa difficile è saperlo esaltare. Ce la faceva Vivarini, ce la faAndreazzoli, tanto da far volare il bomber a quote record. A proposito: Caputo ha ammesso che a Perugia (31 dicembre) il gol non era suo, bensì un’autorete, quindi il totale scende a 19, comunque il suo massimo in B. Un bel gesto: non è da tutti levarsi un gol. All’elenco degli esoneri manca infine l’aficionado Zamparini, e dopo il crollo di Empoli si temevano fuoco e fiamme: il patron invece l’ha presa con filosofia e si è limitato giustamente a dare fiducia al suo Palermo e al lavoro di Tedino. E se fosse cambiato? Impossibile. Più convincente semmai è stato il gesto del suo allenatore, che dopo la gara nel tunnel ha atteso uno a uno i giocatori dell’Empoli per complimentarsi. E così CaputoTedino è finita 1-1”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.