Gazzetta dello Sport: “Palermo inceppato, ora l’attacco fa fatica: Corini studia le mosse per rilanciare Brunori”

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sull’attacco del Palermo e in particolar modo su Brunori che non punge più.

Qualcosa si è inceppato, l’attacco non punge più con la stessa regolarità di prima. Sebbene il Palermo non sia mai stato una macchina gol, era sempre riuscito a mostrare un certo cinismo. Lo ha detto la striscia dei nove risultati utili consecutivi nella quale soltanto una volta i rosanero erano rimasti a secco, con il Como al Barbera. Un filotto interrotto a Genova sia in termini di risultati che di realizzazione. Un discorso, quello del gol, ripreso a stento con Frosinone e Sudtirol e spezzato nuovamente con la Ternana. I numeri dicono che nelle ultime quattro gare il Palermo ha segnato soltanto in due occasioni, con la capolista grazie all’eurogol di Verre da centrocampo e a Bolzano con Soleri a conti fatti, l’attacco ha timbrato il cartellino soltanto una volta. Che qualcosa non giri più come prima lo dice anche il rendimento di Brunori, a secco nelle ultime quattro uscite. L’ultimo gol risale al match con la Reggina su rigore, mentre su azione bisogna andare alla gara precedente di Ascoli, dove ha confezionato una doppietta.

Se Brunori non buca la porta tutto si complica: è stato un po’ il refrain di una stagione, del resto l’italo brasiliano è il primo in Serie B per partecipazione alle reti con 11 43,8% di incidenza. Il dato curioso. Invece, è che il bomber rosanero ha iniziato il suo digiuno da quando Tutino gioca titolare con lui. Già il rinforzo di gennaio preso per aumentare la capacità offensiva sembra avere frenato la vena realizzativa del capitano oltre a non aver prodotto reti. Si tratta chiaramente di una coincidenza che comporta, però, alcu ne riflessioni da parte di Corni. Perché è evidente che l’ex Panna
abbia scontato un periodo di ambientamento tecnico tattico che sembra progressivamente giungere al termine: la traversa centrata l’altra sera con la Ternana e le prove di dialogo con Brunori dalle quali sono uscite a sprazzi buone combinazioni ne sono la riprova.

La domanda, però, è chi deve giocare per l’altro e come. Perché la sensazione che Brunori si decentri spesso per lasciare spazio a Tutino è forte, così come è anche altrettanto pressante l’interrogativo su uno schieramento offensivo più marcato rispetto a quanto visto a Bolzano e con la Ternana.  Con un ritorna, cioè, al tridente puro con Brunori affiancato al suoi lati da Tutino e Valente. Perché l’alto dubbio che resta sulle ultime quattro prestazioni è che un esterno d’attacco come Valente a Di Mariano, forse, è risultato un po’ sacrificato agendo dieci me tri più indietro sulla linea del centrocampisti. Se l’intenzione è di alzare l’asticella, come auspicato da Corini, qualcosa da rivedere c’è.

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Redazione Ilovepalermocalcio