Gazzetta dello Sport: “Palermo, il sogno americano: «Una città da Europa League». Dalla «Vucciaria» ai salotti di via Libertà un eco: «Meritiamo rispetto da Zamparini. Resta? Bene. Viola sa che eravamo in 30mila col Verona?»”

“Il risveglio al profumo dei dollari ha fatto un certo effetto. Le anticipazioni della «Gazzetta dello Sport» su un ingresso a stelle e strisce nel Palermo fanno brillare gli occhi ai tifosi. John e Vincent Viola, gli imprenditori milionari di New York con cui sta trattando il presidente Zamparini, suscitano curiosità e lasciano intravedere spiragli di rilancio. Ieri Google è stato preso d’assalto per saperne di più su questa famiglia di origini italiane interessata al club rosanero. E sui social si sono alternati commenti di ogni tipo, dal «Ma, magari», allo «Speriamo», per arrivare al «Finalmente, così il friulano se ne va». Accanto alla città virtuale c’è quella reale, quella della gente che s’incontra per strada. Nei quartieri storici il sole risplende dando un colore vivido al pesce e alla frutta messi lì in bella mostra. Alla «Vucciria» si sta festeggiando ancora la salvezza acciuffata per i capelli. In mattinata nella piazzetta centrale è apparso pure Davide Ballardini, invitato da alcuni tifosi per fare un brindisi. «Il mister se n’è andato da poco – racconta Salvatore Benfante, mentre è intento a pulire il pesce ­, questa salvezza è stata proprio un miracolo. Che ne penso degli americani? Lo deve capire Zamparini, se ha intenzione di fare un’altra stagione come questa meglio che venda così». VIA O INVESTIMENTI Il dibattito s’infiamma e si entra più nello specifico. «Il presidente deve essere chiaro – incalza Enzo Marino –, una volta dice che è stanco e lascia, un’altra che resta. Ogni anno poi dichiara che ha la squadra per andare in Europa, ma gli acquisti dove sono? Ora vende Vazquez e chi resta? Noi gli siamo grati, ma anche lui deve esserlo a noi. In quale altra parte avrebbero riempito lo stadio come l’altra sera dopo una stagione disastrosa. Se il futuro è americano siamo pronti ad accoglierli a patto che vengano, oltre per fare i propri interessi, per portare un po’ di passione, il fatto che siano originari del sud Italia lascia ben sperare». Dal pesce al pane con la milza la distanza è breve. Giuseppe Basile sta incartando due panini e dice: «Viva gli americani, speriamo che entrino nel Palermo, troveranno una città pronta a colmarli di affetto, lo stesso che abbiamo riservato a Zamparini. Alla famiglia Viola dico di andare a vedere le immagini dei 40 mila tifosi che hanno invaso Roma per la finale di Coppa Italia nel 2011. É il nostro biglietto da visita». DERBY USA Il centro storico e pieno di turisti e al mercato del «Capo» si vede anche qualche americano. Davanti a porta Carini si parla anche dei Viola. «Speriamo sia vero, almeno torniamo a fare calcio di vertice – dice Ignazio Licata davanti al suo negozio di frutta e verdura – così facciamo il derby con la Roma di Pallotta. Il Palermo può far male a chiunque e lo abbiamo dimostrato quando Zamparini voleva spendere i soldi». Qualche metro più avanti Steven Di Giovanni è abbastanza incredulo. «Fino a quando non li vedo non ci credo – spiega ­. Zamparini dice tutto e il contrario di tutto. Una cosa è certa: una stagione come questa è stata vergognosa, se ha deciso di vendere si sbrighi, altrimenti compri giocatori degni di questo nome, invece di vendere soltanto. Speriamo di avere la stessa sorte di Roma e Bologna con Pallotta e Saputo». Spostandosi nel salotto elegante di Palermo, l’umore non cambia. Anche dalle parti di via Libertà l’ingresso di capitali statunitensi alimenta speranze. «Spero sia vero – dice Giuseppe Di Maio, barman del Berlin – perché non si può vivere una stagione come questa. I tifosi meritano più rispetto. Siamo grati a Zamparini ma non si può solo vendere e smantellare senza ricambi adeguati. Dopo Vazquez c’è il buio. Che campionato ci attende? Mi piacerebbe tornare a lottare per l’Europa League»”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.