Gazzetta dello Sport: “Palermo: il nuovo mondo tra costi, derby e Under. Tutto sulla Serie D”
L’edizione odierna della “Gazzetta dello Sport” si sofferma sui parametri che dovrà rispettare il Palermo del futuro in Serie D. Un altro mondo in cui il club rosanero dovrà calarsi in fretta: campi di provincia, tribune traballanti, derby inediti e giocatori agguerriti che faranno di tutto per fare lo sgambetto alla nobile decaduta. Il blasone non basterà per vincere le partite. Bari, Avellino e Cesena hanno vinto soffrendo. Per costruire una squadra in grado di vincere la Serie D servono un paio di milioni di euro. Il Bari dello scorso anno ha speso il doppio, ma era considerata squadra fuori categoria. I rosanero dovrebbero essere inseriti nel Girone I, con almeno 10 squadre isolane: Acireale, Biancavilla, Licata, Marsala, Troina, Marina di Ragusa, Gela, Acr Messina, Città di Messina e Siracusa. Il resto sarà composto da squadre calabresi, lucane e campane. Il campionato inizierà il primo settembre, la Coppa Italia il 18 agosto. Tra le formazioni più temibili, per blasone e organizzazione, dovrebbero esserci le due messinesi e l’Acireale. L’outsider potrebbe essere il Corigliano. Il Siracusa rappresenta un punto interrogativo. Al Palermo servirà un DS che conosce la categoria, un tecnico motivato, giocatori esperti e tanti giovani di qualità: ogni allenatore dovrà tenerne in campo almeno 4 obbligatoriamente. Quest’anno devono esserci un 99′, due 2000 e un 2001 dal primo al novantesimo. E se esce un Under deve entrarne un altro.